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mercoledì, Maggio 15, 2024
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Acof si salva con Gibellini «Rilancio senza licenziare»


    L’agenzia funeraria passa al big di Modena

    MIRANDOLA – Con l’apertura delle buste, avvenuta lunedì scorso, è stata aggiudicata la gara per la cessione del ramo d’azienda di Acof, l’agenzia comunale onoranze funebri di proprietà al 100% del Comune di Mirandola che negli anni ha registrato un disavanzo per migliaia di euro. L’appalto è stato vinto dalla Cofim Spa – Gruppo Gibellini, storica impresa funebre di Modena presente, oltre che nel capoluogo, anche nei principali centri della provincia e a cui afferisce Terracielo Funeral Home, una delle prime e più prestigiose Case Funerarie presenti nel nostro Paese. «Siamo davvero lieti di poter espandere la nostra attività anche sul territorio di Mirandola – ha dichiarato Gianni Gibellini, amministratore delegato del Gruppo -. Ereditiamo un marchio che per quasi quarant’anni ha rappresentato un importante punto di riferimento per i cittadini. Porteremo stile, esperienza, innovazione e professionalità, capisaldi sui quali costruiamo quotidianamente il nostro lavoro. La più assoluta qualità dei servizi erogati rappresenta per noi un obiettivo imprescindibile per ottenere il quale non lesiniamo investimenti costanti in risorse umane ed economiche, per essere sempre pronti a soddisfare ogni esigenza della collettività, anche quelle più evolute e apparentemente più difficili da esaudire. Manterremo lo stesso nome e confermeremo tutti i collaboratori ai quali proporremo percorsi di formazione e di aggiornamento utili ad uniformarne le prestazioni agli standard che ci sono abituali». L’intenzione del nuovo proprietario è anche quella di «rinnovare la sede storica, le attrezzature e il parco automezzi, ma i prezzi – ha garantito Gibellini – resteranno concorrenziali e alla portata di tutti perché nessuno debba rinunciare a tributare alle persone scomparse il massimo rispetto e la più grande dignità nell’omaggio e nel successivo commiato». La vicenda della Acof era stata riportata alla luce da un intervento del candidato sindaco per il centrodestra, Antonio Platis che criticava il forte indebitamento dell’agenzia. «La liquidazione di questa società – riferì infatti Platis – è l’ultimo capitolo di una vicenda vergognosa le cui perdite complessive coperte con le tasse dei cittadini hanno raggiunto l’astronomica cifra di 670.000 euro». Ora il peggio sembra essere alle spalle: l’agenzia è ora in mano a una società solida, con le spalle larghe, che vanta nel settore un’esperienza di tantissimi anni.

    In breve


      Mirandola com’era e dov’era Tomaso Montanari e Salvatore Settis chiamano a Mirandola, come a L’Aquila un anno fa, architetti, storici dell’arte e amanti della cultura provenienti da tutt’Italia. Italia Nostra Emilia Romagna, insieme con Tomaso Montanari e La Nostra Mirandola, Anisa, Associazione Bianchi Bandinelli, Comitato della Bellezza, Eddyburg, Fai, Italia Nostra L’Aquila, Patrimoniosos, invita infatti il mondo della cultura e tutti gli interessati oggi a Mirandola per conoscere la realtà del patrimonio culturale danneggiato dal sisma nell’iniziativa “Mirandola dov’era e com’era”. L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica ai temi della ricostruzione e della tutela del patrimonio culturale come punto nevralgico dell’identità del territorio. La giornata comincerà alle 11 con una passeggiata silenziosa nei luoghi del terremoto e proseguirà in piazza Costituente dalle 15 con gli interventi di Marina Foschi, Carla Di Francesco, Pierluigi Cervellati, Marina Forni, Vezio De Lucia, Giovanni Losavio, Elio Garzillo, Vincenzo Vandelli, Paolo Foraboschi, Andrea Emiliani, Massimo Bray, Salvatore Settis, Tomaso Montanari. All’ora di pranzo è organizzato un punto ristoro con gnocco fritto e salumi. Per info e adesioni cell. 3396165636 Gli incontri di San Prospero cambia verso Volontariato e protezione civile, la ricostruzione post-terremoto, la scuola: sono questi alcuni temi che verranno affrontati nel corso di un ciclo di incontri organizzato dalla lista San Prospero cambia verso. Si comincia omani quando, al Circolo Aics di San Martino sulla Secchia alle 21, si terrà un incontro pubblico dal titolo “Volontariato e protezione civile: una cultura da accrescere”. Interverrà Paola Gazzolo, assessore alla Sicurezza territoriale, alla Difesa del suolo e della costa e alla Protezione civile della Regione. Forza Italia, Lugli ancora in pista Il consigliere uscente di Forza Italia per Mirandola, Marian Lugli si rimette in pista. «Mi ricandido per la seconda volta come consigliere comunale nonchè capolista di Forza Italia – spiega – poiché ritengo giusto continuare a rappresentare i valori morali e i principi di questo partito, nei quali ho sempre creduto fermamente e nei quali credo tuttora». Magdi Allam torna a Mirandola L’europarlamentare di Fratelli d’Italia – An Magdi Cristiano Allam sarà oggi alle 17.30 a Mirandola nella sede della lista civica Ascoltare per Innovare che sostiene il candidato sindaco Platis. Incontrerà in seguito il presidente nazionale di Italia Nostra. Allam ritornerà a chiusura della campagna elettorale il 23 maggio sempre a sostegno delle zone terremotate ed alluvionate argomento prioritario della sua campagna elettorale.

      Alitalia, vertici ad Abu Dhabi La firma attesa da domani


        Nascerà una newco al 49% di Etihad. Il resto ai patrioti

        Questa volta sembra fatta davvero, anche se troppe volte, in questa vicenda, avrete letto le suddette parole. Gabriele Del Torchio e Roberto Colaninno, rispettivamente amministratore delegato e presidente di Alitalia, voleranno domani ad Abu Dhabi con una proposta concreta per Etihad, il vettore che dovrebbe divenire il nuovo socio forte della compagnia tricolore. Entro pochi giorni, dovrebbe quindi essere messo nero su bianco il tanto sospirato ingresso. La soluzione trovata in extremis, peraltro, è non dissimile da quella con cui la «cordata dei patrioti» rilevò Alitalia nel 2008. La bozza di accordo è stata anticipata ieri mattina da il Messaggero. Secondo il quotidiano romano, sarà creata una newco, 51% in mano a Cai e 49% in quota Etihad, che darà vita a quella che si potrebbe chiamare Alihad. Per fornire sprint finanziario alla nuova società è in programma un sostanzioso aumento di capitale che sarà sostenuto, oltre che dagli emiratini per circa 560 milioni di euro, dai soci italiani per 200 milioni. I patrioti potranno così fare fronte anche alle maggiori perdite previste per il 2014. Nella bad company finiranno invece la maggioranza dei debiti bancari, una buona fetta degli esuberi, che riguardano circa 3mila dipendenti e i rischi finanziari legati ai contenziosi legali e fiscali aperti. I soci industriali tricolori, tra cui le recentemente entrate Poste Italiane, e le banche azioniste si sono appunto date tempo fino a domani per perfezionare l’intesa. Poi Del Torchio e Colaninno dovrebbero partire per il Golfo Persico. Al fondo, resta il dubbio che il salvataggio possa ancora ricadere, in qualche modo, sulle spalle dei contribuenti. Un dubbio che sarebbe da scacciare al più presto.

        Ultime dai distretti


          Da domani una delle esposizioni più attese

          La fiera con cui l’agroalimentare italiano abbraccia il mondo


            La 17esima edizione di Cibus sarà inaugurata domani alle 11 nella sala ‘Pietro Barilla’ delle Fiere di Parma, alla presenza del viceministro allo Sviluppo economico, Carlo Calenda. Il giorno dopo, invece, l’ospite governativo sarà il pari grado per le Politiche agricole, Andrea Romano. Il cui superiore, Maurizio Martina, arriverà invece in terra emiliana mercoledì, per una conferenza stampa sui temi più rilevanti del comparto. Tra questi, l’Expo 2015, dove in un padiglione ad hoc, realizzato con la consulenza delle stesse Fiere di Parma, Federalimentare attende ben 500 aziende del Belpaese. Giovedì 8 maggio, infine, è l’ultimo giorno della rassegna biennale, a cui sono attese 2700 imprese tricolori: erano 2100 nel 2010, 2300 due anni fa. Tutti i presenti mostreranno in anteprima, parallalelamente a quanto avviene sul sito Cibus.it, centinaia di nuovi prodotti agli operatori commerciali attesi, che sono invece 10mila, da 115 Paesi. Tra questi, vi è un gruppo a cui la fiera ducale dedica il proprio Focus: si tratta di Benelux, Brasile, Canada, Germania, Giappone, Francia, Regno Unito, Russia, Svizzera e Stati Uniti. Un’attenzione particolare sarà pure riservata all’Asean, l’area di libero scambio del Sud-Est asiatico. Come sempre l’esposizione dei prodotti sarà affiancata da una miriade di eventi collaterali. Federalimentare, a parte la presentazione in dettaglio del proprio padiglione all’Expo meneghino, terrà l’Assemblea annuale dei soci, che sono 6.500. La Fondazione Barilla si occuperà pure del Milan Protocol, mentre un’altra branca confindustriale, Assocarni, delle certificazioni Halal, la carne ammessa nelle diete dei fedeli islamici. Ovviamente, non mancheranno spettacoli e degustazioni. Ergo, non mancheranno i grandi chef, a partire da Carlo Cracco, Davide Oldani e Gianfranco Vissani, mentre per i campioni fuori dalle cucine arriverà il motociclista Jorge Lorenzo. Ma spettacoli e degustazioni non mancheranno nemmeno lontano dai padiglioni che si affacciano sull’A1: la novità del 2014 è infatti un grande fuori salone, Cibus Land, che si snoderà lungo le strade di Parma.

            Cibus, la carica degli 80 modenesi Acetaie, pasticcerie, l’Inalca


              e Chiarli: chi ci sarà a Parma

              La richiesta di cibo made in Italy sale rapidamente in ogni angolo del pianeta: per questo la produzione tricolore cerca di uscire dalle nicchie per lanciarsi sul largo consumo, ovvero arrivando sugli scaffali della grande distribuzione estera. Sta tutto in questa frase, il senso della 17esima edizione di Cibus, la fiera dell’agroalimentare che inizia domani a Parma con un intenso programma (vedere articolo in basso). Ovviamente, come in parte la stampa locale ha già scritto nei giorni scorsi, nella città ducale è prevista una folta rappresentanza di imprenditori emiliano-romagnoli, con Modena in prima fila. Nell’elenco comunicato in settimana dall’ufficio stampa di Cibus, si contano quasi 80 società con residenza tra il Secchia e il Panaro. Le loro identità a volte sono molto note, trattandosi di realtà affermate nella trasformazione dei prodotti alimentari: come, nelle carni, l’Inalca del gruppo Cremonini o l’Alcar Uno della famiglia Levoni, oppure la Fimar; o ancora, cambiando settore, come la Toschi Vignola. Altre volte, invece, si tratta di aziende a conduzione famigliare, come la Pasticceria Quadrifoglio, la Fattoria degli Orsi di Baggiovara, la formiginese Rubini Giuseppe o la snc pavullese Il Sottobosco. A qualcuno, simili nomi ricorderanno certo l’aceto balsamico, un comparto che vede pmi e aziende di più ampie dimensioni convivere nella spedizione verso il quartiere fieristico ducale. Da un lato nomi come Acetaia Malpighi e Compagnia del Montale, dall’altro Monari Federzoni e la cavezzese Acetum. Quest’ultima è uno dei simboli di Bassa che riparte dopo il terremoto, come lo sono il Salumificio Mec Palmieri di San Prospero e la Menù del patron Rodolfo Barbieri: capace di fatturare oltre 70 milioni l’anno, fu praticamente distrutta a maggio del 2012 e ricostruita a tempo di record, tanto da essere teatro di una visita dell’allora premier Enrico Letta nel primo anniversario delle scosse. Nel lattiero-caseario, infine, il Caseificio 4 Madonne e Parmareggio, che vanno a integrare un elenco di eccellenze locali composto anche da Chiarli per il vino, dalla Crm per le tigelle e dalla Caffè Molinari. Ma, per valorizzare le eccellenze, non bastano gli sforzi dei singoli: per questo avrà uno spazio a Parma pure la Palatipico, srl di recente nascita che coordina meritoriamente le attività dei singoli Consorzi di tutela di Dop e Igp, e intende creare una «cittadella del gusto» tutta geminiana. E poi avranno ovviamente uno spazio gli enti di tutela medesimi (vedere articolo a lato). Al proposito è da notare, infine, che buona parte delle aziende prima citate, soprattutto quelle di dimensioni contenute, non partecipa in proprio a Cibus, bensì con missioni collettive organizzate da associazioni o pubbliche istituzioni dell’Emilia-Romagna. In particolare, si segnalano gli stand di Cna Alimentare, di Deliziando, il programma promozionale varato da Regone e Unioncamere; e di Promec, l’azienda speciale per l’internazionalizzazione dell’ente camerale geminiano.

              Billy e il Diablo: Modena ora sogna


                Coppia del gol devastante contro l’ambizioso Siena Raggiunta la zona play off, pensare alla A non è tabù

                Babacar-Granoche, la coppia gol del campionato cadetto in questo 2014, detta ancora legge e lancia in paradiso il Modena. Una perla del senegalese e due zampate di El Diablo nel momento più difficile del match annientano il Siena regalando un successo pesantissimo nella corsa ai play off. Servivano tre punti e non era facile contro una squadra ferita dalle vicende di questa stagione, ma anche estremamente qualitativa e determinata a giocarsi ogni possibilità di promozione fino all’ultimo secondo del campionato. Opera un cambiamento sostanziale nell’undici tipo iniziale il tecnico del Modena Walter Novellino inserendo Francesco Signori in luogo di Salvatore Molina, apparso non al meglio nelle ultime uscite. Il centrocampista milanese occupa la corsia sinistra, con il trasloco di Rizzo a destra, mentre dietro di lui c’è Manfrin che sostituisce lo squalificato Garofalo. Sembra funzionare la scelta tecnica e tattica, anche perché Signori è piuttosto presente in fase difensiva per aiutare il giovane compagno nella marcatura di un elemento di sicuro livello come il senese Angelo. Sono i padroni di casa, infatti, a fare la partita, ma il Modena passa quasi subito, al dodicesimo, con Babacar che si procura dai venticinque metri una punizione centrale e la insacca facendo rimbalzare il pallone sul terreno viscido proprio davanti a Lamanna. Diciottesimo centro per il senegalese diventato un cecchino anche su calcio di punizione. Il Siena prova a reagire, ma trova prima Pinsoglio in grande giornata e poi una coppia centrale insuperabile nonostante le difficoltà palesate sugli esterni soprattutto nel finale di tempo quando sia Gozzi che Manfrin rimediano il cartellino giallo. Nella ripresa c’è Molina per Babacar, infortunatosi si spera leggermente, nel corso del primo tempo. Le corsie sono coperte con maggiore precisione, ma la squadra non alza il proprio baricentro. Granoche ha un’occasione per il 2-0 poi sono i padroni di casa a spingere e trovare il pari con Giacomazzi, subentrato a Dellafiore, che però viene annullato per posizione di fuorigioco. Si profila un finale di sofferenza con l’ennesimo spettro della beffa, anche perché l’ingresso di Marzorati per Signori ha abbassato ulteriormente il baricentro dei gialli. Ci pensa Granoche, però, a strappare ogni patema con una pregevolissima rete del 2-0 e, due minuti dopo, con la decima rete personale in campionato. Rosseti prova subito a riaprire il match, ma è troppo tardi. Il Modena si rilancia prepotentemente e adesso è una squadra che può fare davvero paura a tutti nella corsa play off. Da segnalare che quattro tifosi del Siena, durante la partita, hanno fatto irruzione nella tribuna d’onore dello stadio Artemio Franchi cercando di aggredire il presidente Massimo Mezzaroma. L’intervento di steward e forze dell’ordine ha impedito il contatto fisico. nAndrea Lolli

                Serie B


                  18 reti per il senegalese e 10 per l’uruguagio

                  Granoche: «Tre punti d’oro»


                    Caliendo ringrazia i tifosi, adesso cinque finali

                    C’è il proprietario di maggioranza dei gialli Antonio Caliendo che racconta subito la sua gioia in sala stampa, al termine del match: «Prima di tutto un ringraziamento a questi tifosi che ci hanno dato un sostegno importantissimo. Non hanno niente da invidiare agli avversari, li abbiamo sentiti e li hanno sentiti anche i ragazzi, è stata una felicità immensa ripagarli con questo risultato. La squadra ha rispettato ciò che in settimana e in questo periodo si è promessa, di fare un finale degno di una grande stagione e di un girone di ritorno credo unico nella storia del Modena. Rimangono ancora cinque partite, per noi sono cinque finali, non lasciamo in giro niente. La squadra ha dimostrato autorità in campo, con un Granoche superlativo che ha dato una marcia in più a questa squadra. Ho visto undici leoni in campo, complimenti a loro. Siamo in un crescendo, ho letto in giro che se il Modena arrivasse ai play off sarebbe un brutto cliente per tutti ed io mi associo a questo pensiero». Il bomber di giornata, Pablo Granoche, a sua volta è entusiasta: «Abbiamo raccolto tre punti che valgono oro. Il Siena, inutile ribadirlo, è un’ottima squadra, gioca grande calcio e in primo tempo ci ha messo in grossa difficoltà nonostante il nostro vantaggio. Ci hanno dominato in tutti i settori del campo, ma noi siamo stati bravi ad essere concreti e portarci a casa tre punti. La doppia cifra? Erano sei o sette anni, da Trieste, che non ci riuscivo, sono contento e molto felice di questo momento. Speriamo che possa essere coronato con l’accesso del Modena ai play off. Guardando la classifica tutte spingono, tutte fanno punti, quindi non bisogna mollare niente fino alla fine cercando di fare più punti possibili, senza guardare la classifica. La squadra c’è, dobbiamo cercare di vincere tutte le partite senza fare calcoli ».

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