Da Carpi una sorprendente analisi politica
Mostra su i Giusti in occasione della beatificazione di Focherini
In occasione della beatificazione di Odoardo Focherini, la Casa del Volontariato di Carpi (via Peruzzi, 22) ospita, a partire da domani e sino al 20 luglio, la mostra I Giusti tra le nazioni: i non ebrei che salvarono gli ebrei in Emilia Romagna 1943-1945. Promossa dal Tavolo di lavoro per la Beatificazione del venerabile Servo di Dio Odoardo Focherini – in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Fondazione Casa del Volontariato e con il patrocinio del Comune di Carpi – la mostra inaugurerà a partire dalle ore 18.30 di domani, alla presenza delle autorità e con la presentazione del direttore del Museo ebraico di Bologna, nonché curatore dellesposizione, Franco Bonilauri. Alla mostra sono previste visite guidate e, per informarsi, è possibile scrivere allindirizzo mail info@odoardofocherini.it. I Giusti tra le Nazioni sono i non ebrei che durante la Shoah salvarono uno o più ebrei dalla deportazione e dalla morte, rischiando la propria vita e senza trarne vantaggio personale. Yad Vashem, lIstituto per la Memoria della Shoah, istituito nel 1953 a Gerusalemme, si dedica dal 1963 alla ricognizione e al riconoscimento di questi salvatori: coloro che vengono riconosciuti Giusti ricevono una medaglia e un diploma donore e viene piantato per ciascuno un albero lungo il viale dei Giusti. Ad oggi sono più di 24mila nel mondo i Giusti tra le Nazioni riconosciuti da Yad Vashem, di cui 500 italiani. La mostra si focalizza sui 52 Giusti che nel territorio dellEmilia Romagna hanno nascosto, protetto e nutrito ebrei in pericolo di vita per settimane, a volte mesi; le loro storie dimostrano che, nonostante la tragedia che colpì il popolo ebraico, uomini e donne non sono rimasti passivi, ma rischiando la vita hanno messo in pratica anche quel principio dellebraismo espresso dalla massima del Talmud, secondo la quale chiunque salvi una vita salva lumanità intera. La beatificazione di Odoardo Focherini diventa occasione di scoperta di uomini e donne della nostra terra capaci di grande umanità. Per ulteriori informazioni sulla esposizione, consultare il sito internet allindirizzo www.casavolontariato.org.
Afghanistan, kamikaze e bombe talebani su Kabul La funzionaria italiana ferita resta grave ma stabile
Un piccolo segno di pace, nel disastro senza fine di Kabul. Dopo lattentato che ha sconvolto il centro della città, ieri mattina la capitale afghana si è svegliata con uno spettacolo insolito: oltre 10mila palloncini colorati inneggianti alla pace volteggiavano nel cielo per denunciare ogni violenza. Uninstallazione, opera di un artista concettuale americano, Yazmany Arboleda, per cercare di trasmettere almeno un poco di serenità. Missione difficile da compiere, con un bilancio di sette morti, tra i quali quattro ribelli, dopo lattacco kamikaze seguito da sette ore di scontri armati che ha investito venerdì il centro di Kabul. Dopo lattentato, le forze di sicurezza hanno dato la caccia ai ribelli, con prolungate sparatorie ed esplosioni di granate. Sotto il fuoco, anche una funzionaria italiana dellOrganizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim), Barbara De Anna, è rimasta gravemente ferita. «Si tratta di quattro assalitori dotati di armi pesanti e leggere. Uno di loro si è fatto saltare in aria davanti al portone dellOim, gli altri tre sono entrati nel complesso», ha spiegato il portavoce del ministero degli Interni, Seddiq Seddiqi. Secondo il portavoce, i tre cecchini si sono spostati da un edificio allaltro prima di essere uccisi. «Un poliziotto e due civili adulti sono stati inoltre uccisi», ha precisato il responsabile, che venerdì aveva diffuso un bilancio di cinque vittime. Diciassette persone, sette straniere e dieci di nazionalità afghana, sono rimaste ferite, tra le quali proprio la funzionaria italiana Barbara De Anna, che venerdì sera, dopo essere stata inizialmente ricoverata nellospedale di Emergency a Kabul, è stata trasferita con un elicottero messo a disposizione dallIsaf (Forza Internazionale di assistenza alla sicurezza, la missione a guida Nato in Afghanistan) allospedale militare di Baghram, in unoperazione curata dallambasciata italiana a Kabul in stretto coordinamento con lUnità di crisi della Farnesina. Fonti di Emergency hanno aggiunto che litaliana ha ustioni sull80% del corpo. Lorganizzazione umanitaria ha riferito che i feriti portati nel suo ospedale nella capitale afgana sono undici, tre dei quali medicati in pronto soccorso e dimessi. I talebani hanno rivendicato questa operazione che secondo loro ha preso di mira un «alloggio» per stranieri, in particolare dipendenti dei servizi di intelligence americani. Successivamente, De Anna è stata trasferita a Ramstein in Germania, trasportata durgenza. Lo hanno indicato fonti della Farnesina, che hanno confermato lidentità della donna, e hanno spiegato che le sue condizioni restano «serie ma stabili». Accompagnata da un funzionario dellambasciata italiana a Kabul, la donna è arrivata in Germania con un volo militare Isaf organizzato grazie al coordinamento dellUnità di Crisi della Farnesina e delle ambasciate italiane a Washington e a Kabul. Il console generale italiano a Francoforte, Cristiano Cottafavi, ha raggiunto lospedale americano per prestare la necessaria assistenza. LUnità di Crisi – hanno concluso le fonti – è in contatto con i familiari, costantemente tenuti al corrente degli sviluppi, e con lOim a Ginevra.
Gb, le reazioni al caso Woolwich: boom di odio e graffiti anti-Islam
Dopo lattentato salgono tensione e intimidazioni
Il brutale assassinio del soldato Lee Rigby ha scatenato una catena di azioni e minacce contro la popolazione musulmana nel Regno Unito. Prima dellattacco di Woolwich, lorganizzazione «Faith Matters» (Questioni di Fede), unorganizzazione che lavora per mitigare lestremismo, riceveva in media tra le quattro e le otto chiamate sulla sua linea telefonica di aiuto; dopo lattacco, gli appelli sono diventati in media 150 al giorno, per denunciare un ampio ventaglio di minacce, dai graffiti sui muri, agli insulti per strada, fino a vere e proprie intimidazioni e attacchi a moschee. «Ciò che davvero ci preoccupa è lestensione territoriale di questi incidenti – ha spiegato Fiyaz Mughal alla Bbc Radio Five Live -. Le telefonate arrivano da tutti gli angoli del Paese. In secondo luogo, alcuni attacchi sono molto mirati e aggressivi. Infine abbiamo registrato unattività molto intensa su internet, che suggerisce incidenti e attacchi coordinati contro istituzioni o luoghi dove pregano i musulmani». Ieri a Newcastle si è tenuta una grande manifestazione della English Defence League, un movimento nazionalista e xenofobo. Centinaia i poliziotti in strada, per evitare scontri. Secondo Abou Nusaybah, uno degli amici dellassassino intervistato dalla Bbc, Adebolajo era stato avvicinato da funzionari dellMI5 (i servizi segreti interni) ma aveva rifiutato ogni offerta di collaborazione. La Bbc ha poi riferito che lamico dellassassino è stato arrestato dalla polizia subito dopo aver concesso lintervista.
Siria, migliaia di Hezbollah con Assad ma anche imprenditori
La guerra civile del regime sostenuta dai soldi di uomini daffari «pronti a dare il sangue»
Forse siamo alle battute finali della sanguinosa guerra civile siriana.Lesercito siriano è riuscito a entrare ieri nellex aeroporto militare di Dabaa, posizione cruciale nella linea di difesa dei ribelli a nord di Qusayr, zona ritenuta strategica per il controllo del Paese. Lo ha reso noto una fonte militare siriana. Laeroporto si trova a sei chilometri da Qusayr ed è situato lungo lunica strada a nord della città. «I combattimenti e i bombardamenti sono i più violenti dallinizio delloffensiva», ha sottolineato alla France presse Rami Abdel Rahmane, direttore dellOsservatorio siriano per i diritti delluomo. Rahmane ieri ha spiegato questa violenza «con il desiderio di Hezbollah di conquistare punti prima del discorso del loro leader Hassan Nasrallah, atteso questa sera» in occasione del 13esimo anniversario del ritiro dellesercito israeliano dal sud del Libano. Intanto, emergono dettagli sulle forze che sostengono il regime di Damasco: non solo lappoggio militare di Russia, Iran ed Hezbollah, ma anche la rete di imprenditori siriani su cui può contare Assad per resistere agli effetti devastanti della guerra e delle sanzioni economiche internazionali. Imprenditori come Mohammed Jaber, capace di organizzare convogli armati per trasportare e distribuire carburante nel Paese, e per questo finito nel mirino di Ue, Lega Araba e Dipartimento del Tesoro Usa. «Noi siamo con il regime fino al midollo – ha detto limprenditore al Wall Street Journal -. Se il Presidente Assad ci chiede il sangue, siamo pronti a darglielo».
La Castaldo lascia dopo 9 mesi intensi
Il suo congedo dalla comunità
Col voto di oggi e domani, esce di scena il Commissario Straordinario Carmen Castaldo, a nove mesi esatti dal suo insediamento. Il paese viene riconsegnato alla normalità democratica al termine di un periodo intenso, in cui le difficoltà da affrontare sono state molte. Dopo la proclamazione degli eletti, ci sarà subito il passaggio di consegne col nuovo sindaco, probabilmente già giovedì. Ecco dunque che ieri la Castaldo ha voluto rivolgere il suo saluto a tutti quelli che hanno collaborato con lei, inviando anche una sentita lettera pubblica di saluti. Nel momento in cui lascio lincarico di Commissario Straordinario del Comune di Serramazzoni desidero esprimere sinceri sentimenti di gratitudine alla popolazione, ai rappresentanti delle istituzioni, al mondo delle associazioni e della scuola con i quali ho avuto il privilegio di interagire. Rivolgo, inoltre, una nota particolare di saluto ai rappresentanti degli organi di informazione locale per lattenzione riservata alle attività e alle iniziative di questa gestione commissariale. Un grazie di cuore vorrei rivolgere ai dipendenti comunali che mi sono stati quotidianamente vicini con dedizione e lealtà e con i quali ho condiviso momenti di crescita ed esperienza professionale. Un grazie particolare va al sub-Commissario dr.Giancarlo Iafisco e al Segretario generale dr.Giampaolo Giovanelli per la loro professionalità e preziosa collaborazione che non mi sono mai mancate in questi mesi di lavoro intenso ed avvincente, non privo talora di difficoltà e criticità. Per quanto mi riguarda, lessere stata al servizio della Comunità di Serramazzoni ha rappresentato un motivo di grande onore e di impagabile gratificazione. Il lavoro svolto non è stato certo semplice e non so se sono riuscita a trasmettere il senso dellimpegno che ho profuso nellesercizio delle mie funzioni: posso solo garantire con certezza che ho sempre cercato di adempiere ai miei doveri con tutte le energie e con tanta passione e sempre nellinteresse della collettività. Sono stati dieci mesi molto positivi e vado via più ricca di esperienza ed umanità , portando con me un bellissimo ed indelebile ricordo di questo territorio e dei suoi cittadini. Alla nuova Amministrazione Comunale formulo i migliori auguri di buon lavoro, nella certezza che saprà affrontare e superare le sfide e le difficoltà del domani. nCarmen Castaldo
Gas a Pazzano, fumata bianca
Galli (Codacons): «Grazie al vicecommissario si è risolto lo stallo. Ma continueremo a vigilare»
SERRAMAZZONI – La gestione commissariale che volge al termine (vedi a lato) lascia buone nuove per i cittadini di Pazzano costretti a ricorrere da anni e anni al gpl quando vicino avrebbero la connessione metano, con il relativo e sensibilissimo risparmio spese. Un caso che il 20 ottobre scorso approdò anche a Striscia la Notizia con lintervento del vicepresidente regionale del Codacons Fabio Galli, che da tempo segue la vicenda e le preoccupazioni dei residenti. Ed è stato lo stesso Galli ieri mattina a diramare una nota in cui il Codacons annuncia la possibile fine del calvario energetico: «Dopo oltre dieci anni di assordante silenzio da parte della politica di Serramazzoni che se ne è altamente infischiata del problema gas dei cittadini di Pazzano – scrive Galli – finalmente uno spiraglio dal quale si intravede la soluzione che da anni obbliga decine di famiglie a spendere più di quanto avrebbero potuto spendere se fossero state rispettate le disposizioni che diedero lautorizzazione alla realizzazione delle rete. La vicenda parte nel 2001, quando a Pazzano, durante il nascere di un nuovo plesso residenziale, la società Autogas Nord Veneto Emiliana srl diede il via ai lavori di interramento di una linea di gas di petrolio liquefatto. La realizzazione di tale linea, per la distribuzione di gpl e successive attività di allaccio delle utenze, vennero autorizzate dal Comune di Serra, che pose alcune condizioni. Più precisamente, venne statuito che limmissione del gpl e attivazione utenze avvenga solamente dopo lavvenuta stipula della convenzione di cessione della rete nel momento in cui si renderà disponibile sul posto il servizio di gas metano. Tale condizione – continua Galli – andò disattesa anche a causa del mancato controllo da parte dellamministrazione comunale di allora, tanto che ad oggi è sempre la stessa società ad erogare il gas impedendo così ai cittadini di poter fruire del più economico gas metano che da anni è disponibile anche a Pazzano. Il Codacons, chiamato dai cittadini, li ha accompagnato in questa battaglia, anche organizzando la visita delle telecamere di Striscia la Notizia, presentando un esposto allAutorità Garante della Concorrenza e del Mercato ed assistendoli nellesposto presentato alla Procura della Repubblica di Modena. Ma in questi giorni, dopo avere incontrato il sub-commissario dott. Iafisco, in procinto di lasciare lincarico, abbiamo potuto appurare leccellente lavoro svolto dal commissario stesso. Si è giunti infatti – annuncia – ad un passo dalla definitiva soluzione del problema. Soluzione che permetterà ai cittadini di Pazzano finalmente di affrontare i disagi del freddo invernale sostenendo costi più contenuti». «Di certo – conclude Galli – il Codacons vigilerà affinché il lavoro fin qui svolto da Iafisco non venga vanificato dai nuovi arrivi».
Una domenica a lustro con Montefiorino in fiore
MONTEFIORINO – Oggi il paese si accende con Montefiorino in fiore, levento organizzato dalla neonata Unione Commercianti in collaborazione con il Gruppo Alpini e lamministrazione. Lintera giornata sarà dedicata ai fiori della primavera e al gnocco fritto, che secondo alcune leggende tramandate, pare sia stato scoperto proprio a Montefiorino dai fratelli Coriani, che conducevano fin dai primi del 900 una premiata salumeria nel centro del paese. Si narra che una domenica mattina, con le piazze di Montefiorino affollate di turisti, il forno locale terminò presto il pane A quei tempi, molti venivano anche solo poter gustare a colazione il panino al prosciutto o al salame Coriani. Da una felice intuizione di uno dei fratelli nacque così il gnocco fritto che bene si abbinava ai salumi e al vino locale. Ecco dunque che oggi i fasti rivivono dalle 9.30 lungo le vie e le piazze con esposizioni e mercatini con fiori, attrezzature e arredamento da giardino. Ovviamente, uno stand gastronomico con gnocco fritto e salumi. E intrattenimenti vari.