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Il dibattito social


    Per ora vincono i “patriottici”

    Le associazioni si mobilitano per l’impianto di atletica


      SASSUOLO – La Delta Atletica Sassuolo con l’appoggio di quanti utilizzano l’impianto di atletica leggera (Podistica la Guglia, Mds Panariagroup, Atletica Sassuolo) hanno proposto all’amministrazione comunale ed ad Sgp, in questi giorni, essendo in scadenza il contratto di gestione il prossimo 31 ottobre e in considerazione delle difficoltà economico – finanziarie di Sgp, di proseguire nel servizio di apertura, custodia, pulizia, manutenzione ordinaria e chiusura dell’impianto, senza gravare né sui costi del Comune né sui costi di SGP, facendo tutto questo gratuitamente e volturandosi le utenze di luce, acqua e gas. E’ più di una decina di anni che l’Asd Delta Atletica Sassuolo gestisce il campo di atletica leggera di Sassuolo, notevoli sono stati gli sforzi per promuovere l’impianto e divulgare la disciplina dell’atletica leggera, considerato che, prima dell’impianto di P.zza Falcone e Borsellino a Sassuolo, non esisteva una struttura sulla quale praticare l’atletica leggera. «Ed è proprio per non vanificare gli sforzi compiuti e l’impegno di allenatori e associazioni che in questo senso si sono prodigati con questa idea» sottolineano il sindaco Luca Caselli e l’assessore allo Sport Giorgio Barbieri. «La formula – concludono – consente di mantenere aperto un impianto sportivo garantendo l’accesso ad associazioni e cittadini tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 13 alle ore 14,30 e dalle ore 17 alle ore 20».

      Sassuolo tra bello e brutto


        Su Facebook dilagano due gruppi antagonisti: chi critica e chi valorizza quello che c’è in città

        SASSUOLO – Questa è abbastanza singolare, e la dice lunga sul clima che si respira in una città già proiettata alle prossime elezioni. Su Facebook sta montando il caso di due gruppi nati in botta e risposta come fotografia della città, con nomi che già dicono tutto: il sasso l’ha lanciato il gruppo di “Sassuolo fa schifo”, prendendosi nel giro di un giorno i “mali post” di replica da quelli di “A Voi che fa schifo Sassuolo”. Da una parte una denuncia di tutte le brutture, dall’altra l’appunto su quanto di bello c’è, nonostante tutto. Il dibattito si sta facendo particolarmente intenso, e dato che di social network si parla, la sfida si combatte a suon di “mi piace”: dopo il boom iniziale, a ieri sera il gruppo dei contestatori poteva contare su 427 attestati di stima, mentre quello “patriottico” lo staccava già a quota 482. Questo al termine di una giornata molto significativa che si era aperta con i due gruppi in sostanziale parità: alle 9 di mattina per “Sassuolo fa schifo” erano in 315, mentre “A Voi che fa schifo Sassuolo” contava su 318 sostenitori. Gli scambi d’opinione sono molto netti: «Sono uno degli amministratori della pagina “Sassuolo fa schifo” – si legge dal primo fronte – ed è con sommo orgoglio che rendo noto quanto segue: 1) la nostra pagina è una biblioteca di orrori non di certo del solo patrimonio pubblico, ma generale 2) ciò che è qui può essere utilizzato da chiunque come spunto per compiere ciò che meglio (o peggio) crede per la città (pubblico amministratore o proprietario immobiliare che sia) 3) che la maggior parte di ciò che è edificato a Sassuolo siano oscenità visive non mi pare indice di mediocrità ma di salute oculistica». E l’altro fronte non le manda a dire: «Carissimi concittadini sassolesi che con avida veemenza continuate a strumentalizzare per fini politici ciò che di “brutto”, per usare un eufemismo, c’è a Sassuolo. Noi non ce la siamo presa, anzi ci consola sapere che la mediocrità e la stupidità umana possa raggiungere livelli così alti. La “Vostra” pagina Facebook sarebbe stata anche gradita ed apprezzata se fosse rimasta imparziale e avesse aperto un dibattito su progetti e/o idee per migliorare la “Nostra” Sassuolo e ho detto “Nostra”. Ma purtroppo la strumentalizzazione per una parte di cittadini è sempre dietro l’angolo. Detto questo, non voglio essere pesante e fazioso nel sottolineare che numerose fotografie da voi pubblicate, riprendono immobili e spazi privati in cui l’amministrazione comunale può ben poco, oppure brutture edificate sotto le vecchie amministrazioni, e di queste, purtroppo, possiamo scriverne pagine e pagine… ma non è questo il senso del mio post… Il senso è: se volete aiutare a migliorare Sassuolo, rimboccatevi le maniche con idee, progetti, piani di fattibilità concreti o anche solo prendendo una scopa e una paletta… Noi lo stiamo già facendo…». Del resto, la critica e basta sa molto di adolescenziale.

        E’ tutto pronto per i ‘varchi elettronici’


          Sono posti in via Mazzini, Cesare Battisti, Pretorio e Clelia

          SASSUOLO – A partire da mercoledì 4 dicembre entreranno ufficialmente in funzione i ‘varchi elettronici’ posti ai quattro ingressi in centro storico a Sassuolo: a partire da quella data chiunque acceda in zona Ztl sarà automaticamente sanzionato. La tempistica è stata decisa nella riunione di Giunta tenutasi martedì: ha approvato la delibera n°275 che, appunto, stabilisce modalità e tempistiche di entrata in funzione dei quattro varchi elettronici, posti in via Mazzini, Cesare Battisti, Pretorio e Clelia. I varchi elettronici saranno in funzione tutti i giorni, dalle ore 00 alle ore 24, attraverso un regime transitorio per il passaggio dal vecchio al nuovo Testo Unico sulla Disciplina degli accessi alle zone a Traffico Limitato del centro di Sassuolo in via di definizione, allo scopo di consentire alla cittadinanza un approccio graduale e partecipato alle modifiche introdotte. Il regime transitorio, durante il quale il centro storico sassolese verrà suddiviso in due Ztl, avrà durata fino al 28 febbraio 2014; entro quella data verranno predisposti i nuovi contrassegni Ztl, sarà possibile richiedere l’emissione di nuovi contrassegni Ztl, verranno convertiti d’ufficio i contrassegni in corso di validità e verranno inviati ai titolari, verranno contattati i titolari di Pass Invalidi, residenti nel territorio comunale, allo scopo di inserire le targhe fornite nell’anagrafica delle autorizzazioni ZTL. Il 1° marzo 2014 cesseranno, quindi, di avere validità i contrassegni rilasciati in vigenza della preesistente disciplina di regolazione. L’obiettivo di questo periodo transitorio è effettuare una scrematura: chi ha titolo ed è autorizzato e può entrare in centro storico e chi non lo ha e può farlo. Dal 4 dicembre e fino al 28 febbraio prossimo chi ha il diritto d’accesso alla zona Ztl potrà continuare a comportarsi come ha sempre fatto, chi, invece, in questi anni era abituato a transitare in centro senza avere il regolare permesso sarà automaticamente multato. Dal 1 marzo, poi, entrerà in vigore la nuova normativa relativa al Centro Storico sassolese, che in questi mesi verrà definita nei minimi dettagli e illustrata alla città. Ma non solo viabilità. «La presenza di telecamere – conclude il Vicesindaco di Sassuolo con delega alla Sicurezza Gian Francesco Menani – garantiranno un maggior controllo del territorio anche dal punto di vista della sicurezza, disincentivando l’ingresso o il passaggio di malintenzionati che, approfittando della momentanea assenza di un agente di Polizia Municipale, potevano entrare in centro, commettere un furto o una rapina e poi allontanarsi in tutta fretta utilizzando l’auto».

          La Madonna di Dosso nella reggia degli Este


            Prosegue fino a domenica 3 novembre al Palazzo Ducale di Sassuolo l’esposizione del dipinto del mirandolese Giovanni di Niccolò Luteri, conosciuto come Dosso Dossi, dal titolo Madonna con Bambino in trono tra i Santi Sebastiano e Giorgio (?), il cui restauro è stato finanziato da Intesa San Paolo nell’ambito del progetto “Restituzioni 2013”. Di quest’opera non si conoscono la provenienza originaria e documenti relativi alla sua esecuzione, anche se il restauro, avendo recuperato la smagliante qualità della pittura e la gamma cromatica vivace e raffinata tipica di Dosso, ha confermato la piena autografia del maestro, già sostenuta convintamente da Roberto Longhi. Nelle stanze ducali dell’Appartamento nobile è poi visitabile per il ponte di Ognissanti la mostra Un’ospite illustre. La Galleria Estense a Sassuolo, che espone dodici capolavori della pinacoteca modenese (tra cui il Ritratto di Francesco I d’Este di Diego Velázquez) ancora chiusa in seguito al sisma del maggio 2012. L’intero complesso del Palazzo Ducale di Sassuolo è accessibile al pubblico con i seguenti orari: il sabato dalle 15 alle 19; la domenica e i festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Dal 4 novembre al 30 dicembre 2013 l’apertura è prevista solo per gruppi che abbiano effettuato la prenotazione.

            Oltre il terremoto Si entra al cantiere di restauro


              La reggia campestre degli Este ospita, inoltre, la mostra Oltre l’emergenza. L’attività del Centro di Raccolta e del Cantiere di primo intervento per il sisma del 2012, promossa e realizzata dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna e dalla Soprintendenza di Modena e Reggio Emilia. Questa iniziativa, a cui si accede negli orari di apertura del Palazzo Ducale e che proseguirà fino al 24 novembre prossimo, permette ai visitatori di conoscere quanto fatto fino a ora dai restauratori per recuperare i beni mobili feriti dal terremoto di un anno fa e lì ricoverati in attesa di ricevere le cure necessarie, ma soprattutto in attesa di essere ricollocati nei loro siti di provenienza, prevalentemente sacri, a ricostruzione avvenuta. Accanto ai restauratori professionisti dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, operano nel Centro di Raccolta diversi volontari per un’esperienza formativa di altissimo livello. Ricordiamo ai lettori che il laboratorio è stato allestito al pianterreno del Palazzo Ducale di Sassuolo già all’indomani delle violente scosse del 29 maggio 2012 che devastarono la Bassa modenese, la sua gente e il suo patrimonio storico-artistico.

              E il Lingotto taglia le stime per il 2013


                Utile e ricavi sono in crescita, ma Fiat aggiorna al ribasso le stime sui conti del gruppo a fine 2013. E’ quanto si ricava dai risultati di bilancio al 30 settembre, resi noti ieri dal Lingotto. La società guidata dall’ad Sergio Marchionne archivia il il terzo trimestre dell’anno con un utile netto di 189 milioni di euro, a fronte dei 171 milioni relativi allo stesso periodo del 2012. I ricavi, pari a 20,7 miliardi di euro, sono cresciuti dell’1,4% in termini nominali, ma dell’8% se misurati a cambi costanti. Quanto all’utile, il dato della gestione ordinaria tra luglio e settembre è pari a 816 milioni di euro, in calo rispetto ai 901 milioni di euro del terzo trimestre 2012: una flessione essenzialmente dovuta, peraltro, all’impatto sfavorevole dei cambi di conversione; a cambi costanti, infatti, il risultato è in linea con quello dello stesso periodo del 2012. L’utile netto è, invece, a quota 655 milioni di euro, a fronte dei 672 milioni nello stesso periodo del 2012. Allargando il raggio ai primi nove mesi dell’anno, si registrano ricavi in leggero aumento, mentre l’utile cala di poco. Per il 2013, come anticipato, Fiat ha tagliato le stime: il Lingotto prevede ora ricavi di circa 88 miliardi di euro, un utile della gestione ordinaria nell’intervallo compreso tra 3,5 e 3,8 miliardi di euro e un utile netto nell’intervallo tra 0,9 e 1,2 miliardi di euro. «Le guidance riviste di Fiat sono all’interno di un range di stime originarie», ha tuttavia precisato l’amministratore delegato, Sergio Marchionne, spiegando che i target non sono sostanzialmente differenti, se si tiene conto dell’impatto dei cambi.

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