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Lupo e Nicolai non si fermano più: secondo trionfo mondiale


    Daniele Lupo e Paolo Nicolai continuano a stupire. I ragazzi allenati da Paulao, infatti, hanno regalato all’Italia la seconda vittoria consecutiva nel World Tour (la prima in un Grand Slam) dopo il successo di una settimana fa nell’Open di Fuzhou. Ieri il duo dell’Aeronautica Militare ha superato al tie-break con il punteggio di 2-1 (24-26, 21-18, 15-12) i lettoni Samoilovs-Smedins, vincitori del circuito internazionale lo scorso anno. Gli Azzurri si sono imposti al termine di una partita davvero spettacolare nella quale le due formazioni si sono rese protagoniste di grandi scambi dandosi battaglia fino all’ace di Paolo Nicolai che ha chiuso il match. Lupo e Nicolai hanno conquistato questo secondo successo nel circuito mondiale grazie soprattutto alla tenacia e alla capacità di mantenere i nervi saldi nei momenti clou nel torneo come testimoniano le vittorie al tie-break, tutte in rimonta, nelle ultime tre gare che hanno portato alla medaglia (2-1 agli statunitensi Rosenthal-Dalhausser nel terzo turno, 2-1 ai brasiliani Pedro-Emanuel in semifinale e, appunto, la finale). La gara era iniziata bene per Lupo-Nicolai bravi a portarsi sul 20-17 nel primo parziale. Da quel momento però i lettoni sono stati in grado di recuperare punto su punto e dopo aver annullato cinque set ball hanno chiuso in proprio favore ai vantaggi (26-24). Nel secondo, però, i ragazzi di Paulao sono stati bravi a non disunirsi e sono riusciti a spuntarla 21-18 portando così la gara al tie-break. Nell’ultimo set le due squadre sono rimaste a contatto fino al 14-12 quando, come detto, un ace di Nicolai ha chiuso i giochi.

    Una piazza XX Settembre ornata dai fiori Con l’iniziativa Modena Country Garden


      Oggi si replica. Gli operatori sperano in una tregua del meteo

      Oggi i giardinieri sperano nel miglioramento del meteo che ieri non ha fatto bene alla manifestazione Country Garden – oggi si replica dalle 9 alle 20 – ospitata in piazza XX Settembre. L’evento, organizzato anche in collaborazione con l’associazione dei giardinieri che aderiscono alla Lapam, è la mostra mercato di fiori piante e arredi da giardino. La pioggia non ha portato bene, ma le piante hanno donato un tocco di allegria ad una piazza spesso deserta, vuota e in parte occupata dal cantiere che dovrebbe chiudersi a metà del mese. Country Garden è uno dei diversi appuntamenti organizzati dall’amministrazione comunale e Modenamoremio all’interno della manifestazione più complessiva ‘Due piazze una città’ che coinvolge anche largo San Giorgio che giovedì prossimo ospita, dalle 17 alle 22, la sfilata di moda ‘Volpi donna’. Venerdì 16 maggio in piazza XX settembre si alza il sipario su ‘Piazza Eventi’. Si parte con ‘Gustiamo la piazza’, dalle 20 in poi un percorso gastronomico con menù degustazione nei bar e ristoranti della piazza e negli stand del mercato Albinelli posti all’esterno. Appena farà buio partirà il ‘mapping architetturale’, uno show di luci e proiezioni sui palazzi ai lati della piazza che ne racconteranno la storia di ieri, di oggi e di domani. L’happening continuerà con il visual mapping di proiezioni su maxischermo e dj set per concludersi con la ‘Spaghettata di mezzanotte’ (con offerta di 2 euro pasta al sugo e vino per tutti e ricavato alla Protezione Civile che cura l’iniziativa).

      Stipendi Hera: la polemica non si ferma


        Continuano le polemiche sullo stipendio del presidente di Hera Tomaso Tommasi di Vignano – si tratta di oltre 450mila euro l’anno – che stanno dilaniando il centrosinistra. Dopo le polemiche interne al pd bolognese – uno scontro all’arma bianca dentro il gruppo consiliare – ieri si sono fatti sentire anche gli alleati dell’Idv. Claudio Baccolini, segretario provinciale dei dipietristi a Bologna, in una nota chiede al sindaco Virginio Merola di tornare sui propri passi e battersi per un ulteriore taglio di stipendio per il presidente di Hera. Motivo? I risultati raggiunti in questi anni dall’azienda non sono a suo avviso sufficienti. Il riferimento è alla percentuale di raccolta differenziata che dal dipietrista è considerata sotto le aspettative. Insomma se a Bologna il tema è sempre in agenda a Modena non è stato affrontato. Solo una tiepida osservazione del sindaco Giorgio Pighi e del candidato Gian Carlo Muzzarelli.

        Catastrofi naturali e pasticci politici


          Lavori continui nei paesi colpiti dalla tromba d’aria

          I gestori dei ‘vecchi’ chioschi: «Ci devono far riaprire»


            Andrea Galli denuncia i paradossi del caso

            Appello al ministro Martina «Non c’è tempo da perdere»


              Si chiedono interventi urgenti

              Si lavora senza sosta nei paesi colpiti dalla tromba d’aria. Nelle case, ma soprattutto nelle aziende dove non si vuole perdere un minuto uno perchè ci sono gli ordini da rispettare. Il mercato non aspetta e non perdona dicono gli imprenditori. Discorso diverso per gli agricoltori per cui è difficile salvare il prodotto andato distrutto. La Regione ha promesso aiuti e la richiesta dello stato d’emergenza, alcuni parlamentari di inserire gli indennizzi nel decreto legge sull’alluvione ma la disperazione è alta in un territorio che in due anni ha subito due terremoti, un’alluvione e due trombe d’aria. Lo dice Eugenia Bergamaschi, presidente di Confagricoltura Modena, che lo scrive anche su Facebook: «Le aziende agricole, di questi comuni, si erano appena riprese a fatica dopo l’alluvione ora con questo nuovo disastro sono di nuovo in ginocchio. Da una prima stima circa l’80% della produzione frutticola e vitivinicola di queste zone del Modenese è andata persa. Ricordo che questi comuni della Bassa Modenese sono la culla della produzione delle pere e dell’uva per il Lambrusco». Una batosta dopo l’altra anche se non manca la volontà di rialzarsi. Ieri il Comune di Nonantola ha aggiornato la situazione: «Per quanto riguarda i nuclei familiari sono stati 11 quelli assistiti per un problema di tetti divelti e infiltrazioni d’acqua e al momento solo un nucleo famigliare è stato trasferito in una struttura ricettiva. Sono in corso le operazioni di pulizia e di bonifica dai residui di eternit delle strade e dei parcheggi pubblici della zona artigianali al fine di consentire il loro normale utilizzo». Sul fronte politico si assiste ad un forte pressing perchè ci sia un intervento delle istituzioni. In una nota Fabio Rainieri, segretario nazionale della Lega Nord Emilia, si rivolge al ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina: «A tre giorni dalla tromba d’aria, di fatti concreti ancora nulla. Non vorremmo che anche questa volta si trattasse del solito contentino. Promesse, promesse, promesse e fatti concreti nessuno. L’agricoltura di questi territori ha subito danni gravissimi, se davvero Martina vuole fare qualcosa intervenga direttamente con il suo ministero».

              Eccellenze locali


                Riconoscimenti molto sentiti

                Ecco dodici nuovi Maestri del lavoro


                  In Confindustria la cerimonia di consegna dei Brevetti Premiato un patrimonio di conoscenze da non disperdere

                  Reggio Emilia, adesca minori a scuola: fermato 50enne


                    Stava per entrare a scuola quando uno sconosciuto, seduto all’interno della sua macchina, ha richiamato la sua attenzione: toccandosi le parti basse le riferiva frasi chiaramente riconducibili ad approcci sessuali. La bambina è subito fuggita in classe dove, scossa, ha raccontato agli insegnanti quanto appena accadutole fuori dalla scuola. Dall’istituto scolastico, nel comprensorio ceramico reggiano, è subito partito l’allarme al 112 dei carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia, che hanno inviato una pattuglia della tenenza di Scandiano. I militari hanno trovato e boccato l’uomo che si trovava ancora nei pressi della scuola a bordo della sua auto, in possesso di un coltello.Colto in flagranza di reato, è stato arrestato. Condotto in caserma l’uomo, un commerciante cinquantenne emiliano abitante nella provincia di Modena con precedenti specifici, è stato arrestato dai carabinieri scandianesi con le accuse di corruzione di minorenne e atti osceni aggravati, poiché commessi in luoghi abitualmente frequentati da minorenni (scuola primaria e secondaria di primo grado). L’uomo, accusato anche di adescamento di minori e porto abusivo di armi (essendo stato trovato in possesso di un coltello) è stato quindi ristretto a disposizione della dottoressa Maria Rita Pantani, sostituto presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta. E’ stata la stessa vittima, una minore di 14 anni, a cui l’uomo aveva rivolto le sue attenzioni, a trovare la forza di raccontare l’accaduto. Sull’uomo gravano precedenti di polizia specifici, e i carabinieri vogliono accertare se abbia commesso analoghe condotte delittuose anche in passato. Gli investigatori, infatti, temono che la lista degli abusi commessi possa essere molto più ampia, e che non siano emersi altri casi analoghi soltanto per la paura delle giovani vittime. E’ probabile che quello dell’uomo sia un comportamento seriale, messo in atto in numerose occasioni.

                    Roma, movimenti in corteo contro le privatizzazioni


                      Misure di sicurezza rafforzate dopo gli scontri

                      E’ partita ieri da Piazza della Repubblica a Roma la manifestazione indetta dal centro sociale Acrobax e dai Movimenti dell’Acqua. Dopo gli scontri dello scorso 12 aprile, la questura ha disposto ulteriori misure di sicurezza, rafforzando i servizi di prevenzione e controllo nell’intera area cittadina. Alla manifestazione hanno preso parte numerosi movimenti e organizzazioni, dai Forum per l’Acqua pubblica ai sindacati di base, passando per le associazioni che si battono contro la Tav e altre grandi opere. «Basta austerità, basta privatizzazioni: acqua, lavoro, reddito, casa, beni comuni, diritti sociali e democrazia in Italia e in Europa», è stato l’incipit della manifestazione. «In questi anni – hanno spiegato gli organizzatori – sono maturate esperienze di lotta molteplici accomunate da un comune sentire; non vi sarà alcuna uscita dalla crisi che non passi attraverso una mobilitazione sociale diffusa per la riappropriazione dei beni comuni». Molte le serrande dei negozi in via Cavour che si sono chiuse al passaggio del corteo. «Siamo in 50mila», hanno affermato gli organizzatori. Benché la situazione fosse tranquilla, sono state ingenti le misure di sicurezza con agenti che presidiavano il corteo in tenuta antisommossa. Negli ultimi giorni non erano mancate polemiche sul percorso del corteo: i promotori avevano richiesto di poter sfilare sotto la Cassa depositi e prestiti e il ministero delle Finanze, ritenuti simboli delle privatizzazioni e della svendita dei beni comuni. La Prefettura, però, ha respinto la richiesta.

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