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Gli arbitri: Merchiori al Braglia, Bruno per il Carpi


    Sarà Filippo Merchiori, della sezione Aia di Ferrara, l’arbitro di Modena-Lanciano di venerdì pomeriggio (ore 18) al Braglia. Il direttore di gara, classe 1978 e nato a Portomaggiore, sarà coadiuvato dagli assistenti di linea Renghetti e Zivelli, mentre in qualità di quarto ufficiale è stato designato Bellotto. E’ invece Diego Bruno della sezione Aia di Torino l’arbitro designato alla direzione di Trapani-Carpi, in programma sempre venerdì ma alle ore 15. Il fischietto torinese, classe 1981, sarà assistito dagli assistenti Peretti e Carbone, con Brasi in qualità di quarto ufficiale.

    Novellino, una vigilia e tanti dubbi E Mazzarani non è più intoccabile Domani il sorprendente Lanciano. Possibili novità


      Si sta per concludere la settimana corta in vista del big match del Braglia contro la capolista Lanciano. I canarini, guidati da mister Novellino, sosterranno oggi l’allenamento di rifinitura e domani, alle ore 18, scenderanno in campo per affrontare un match che, certamente, non si prefigurava così insidioso e così difficile sulla carta alla vigilia del campionato. La compagine abruzzese, infatti, guida la Serie B con 25 punti, frutto di 7 vittorie, 4 pareggi e nessuna sconfitta. E’ certamente un cammino record quello della formazioni di mister Baroni che al suo passivo ha anche un numero davvero risicato di reti, ovvero cinque. Difesa ermetica ed attacco cinico e concreto quello di una formazione che, quindi, arriva al Braglia con i favori del pronostico. D’altro canto, però, il Modena ha costruito finora il proprio campionato tra le mura amiche e domani potrà contare su rientri davvero importanti. Se ai box resterà il mediano Amidu Salifu per squalifica, infatti, è altrettanto vero che torneranno a disposizione dopo il turno di stop due pezzi da novanta come Salvatore Molina e Francesco Signori. Ecco, dunque, che Walter Novellino riproporrà la difesa ormai consolidata con Pinsoglio tra i pali protetto dal trio Cionek, Gozzi e Manfrin. Sulla corsia destra di centrocampo, come detto, rientra l’instancabile Molina, mentre sull’out mancino sarà confermatissimo Garofalo, mentre in mediana permangono i maggiori problemi. Rizzo sta pian piano recuperando dai propri acciacchi fisici, ma non sarà ancora a disposizione per gli sforzi che richiede un match del campionato cadetto. Logico, dunque, che Bianchi e Dalla Bona saranno confermati rispettivamente sul centro destra e davanti alla difesa, mentre sul centro sinistra farà rientro Signori, con il solito compito d’interdizione e di accompagnare la manovra offensiva con i propri inserimenti. Davanti, infine, scontata conferma per Babacar al centro dell’attacco. Al suo fianco, però, è apertissimo il ballottaggio. La posizione di Andrea Mazzarani, infatti, non è più intoccabile in questo momento e, anzi, per il Pupetto si prefigura un turno di riposo o, comunque, un ingresso a gara in corso nel caso in cui lo svolgimento della stessa richieda qualcosa in più in attacco. Ecco, dunque, che Belloni e Mangni si giocheranno l’ultima casacca nell’undici titolare. Entrambi i giovani sono dotati di ottime qualità tecniche, scalpitano per entrare dal primo minuto e lasciare il segno, ma al momento il favorito sembrerebbe essere il giocatore scuola Atalanta, non fosse altro per il gol realizzato a pochi minuti dal suo ingresso in campo in quel di La Spezia. Ai margini, invece, sembra poter tornare Surraco che non ha certo sfruttato al meglio l’occasione avuta nell’ultimo turno di campionato. nAndrea Lolli

      Calcio Serie B


        La provincia del pallone

        Pasciuti scampa al referto Riecco Gagliolo e Porcari


          Vecchi, buone notizie verso Trapani

          Buone notizie per Stefano Vecchi in vista della trasferta del suo Carpi in casa del Trapani, nella terza sfida consecutiva tra neopromosse dopo il ko di Avellino e il pari col Latina. La prima buona novella arriva dal giudice sportivo, che non ha squalificato alcun giocatore biancorosso in vista della prossima gara: avevamo raccontato ieri, su queste colonne, del timore che Lorenzo Pasciuti potesse incappare in una squalifica per via di un’espressione che avrebbe potuto essere giudicata blasfema – e chiaramente sentita dalle tribune – dopo uno stop sbagliato durante Carpi-Latina. Ebbene: la squalifica non c’è stata, segno che il quarto uomo ha preferito non mettere a referto alcunché, o semplicemente ha valutato come non blasfermo lo sfogo del jolly biancorosso. Il timore c’era, però, soprattutto considerando quanto accaduto in A al livornese Siligardi, squalificato addirittura con l’ausilio della prova tv per una bestemmia sfuggitagli in piena trance agonistica. Bene così, comunque, per il Carpi. Vecchi sabato riavrà a disposizione anche Filippo Porcari, che rientra dalla squalifica, e con tutta probabilità potrà schierare Riccardo Gagliolo, che può dirsi ormai recuperato e potrebbe tornare o nel ruolo di terzino sinistro (con Pasciuti avanzato) o come centrale accanto a Pesoli, al posto di Poli. In classifica, i siciliani – dopo un inizio fologrante – hanno ora solo un punto in più del Carpi, che potrebbe attuare il sorpasso su una diretta concorrente.

          Il tesoro architettonico


            Icona del territorio dal 1522

            Urbanistica: Pavullo stasera approva il nuovo Rue


              PAVULLO – Sarà approvato stasera in Consiglio il nuovo Regolamento Urbanistico Edilizio, il cosiddetto Rue. Con questo passaggio si conclude un complesso percorso di pianificazione che doterà Pavullo e il suo territorio di moderni strumenti urbanistici. L’iter di approvazione del Rue, avviato nell’ottobre 2012, ha visto l’amministrazione dapprima impegnata nel confronto con gli operatori del settore. Una fase di concertazione necessaria e opportuna, che ha consentito di raccogliere numerosi e utili suggerimenti e proposte, provenienti dal mondo delle professioni e dell’impresa. Successivamente all’adozione, i cittadini hanno potuto presentare osservazioni sulle quali si esprimerà il Consiglio. Il nuovo Rue è stato anche coordinato alle recenti innovazioni normative in materia edilizia, sia regionali sia statali, e cerca di cogliere le opportunità legate alla concessione di incentivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie. Ora l’impegno dell’amministrazione è rivolto alla predisposizione del Poc. «Siamo convinti – osservano il sindaco Canovi e l’assessore all’urbanistica Iseppi – che i gruppi consiliari apprezzeranno il grande lavoro che è stato fatto sul Rue. Con questo nuovo strumento abbiamo cercato di offrire a un comparto in grande difficoltà come quello edile, gli strumenti e le opportunità necessarie per mitigare gli effetti della crisi e porre le basi per uno sviluppo armonico e sostenibile del nostro territorio».

              Frassinoro: via ai lavori sulla sp 486


                FRASSINORO – Lungo la sp 486 a Frassinoro sono partiti i lavori di manutenzione straordinaria del ponte sul rio Roncobello tra la frazione di Piandelagotti e l’incrocio con la provinciale 324 del passo delle Radici. Per consentire l’intervento, che ha un costo di circa 20mila euro, fino alla fine di novembre nel tratto interessato dal cantiere si circola a senso unico alternato e la velocità non può superare i 30 km/h. I tecnici del servizio provinciale viabilità raccomandano prudenza.

                Olina, il ponte va salvato


                  Il prof Pini: «Se non si interviene per tempo c’è il rischio concreto di un cedimento»

                  MONTECRETO – Un’emergenza architettonica. Questo è in sostanza il ponte di Olina allo stato attuale secondo Andrea Pini, professore in pensione e noto storico pavullese che al ponte di Olina e a tutte le bellezze artistiche e storiche del Frignano ha dedicato più di un libro. Tutto parte da una segnalazione sul suo profilo Facebook, su cui il professore ha postato una foto del lato di Montecreto del ponte in evidente stato di degrado, come se fosse prossimo a cadere a pezzi. «In realtà – spiega Pini – è prematuro parlare di crollo, ma è pur vero che se non si interviene per tempo il rischio concreto c’è. L’anno scorso – continua il professore – dopo una pioggia insistente è stata portata via una briglia nel fiume e il ponte ha subito danni. Il versante di Acquaria ha una parte di muro che si sta sgretolando». Il professor Pini è membro dell’associazione culturale In Oltre e dell’Accademia dello Scoltenna, organizzazioni che attraverso iniziative e manifestazioni culturali cercano di sensibilizzare sulla storia e la memoria del territorio, anche a livello architettonico. La logistica del ponte è curiosa, perché nonostante sia un’opera eretta nel 1522, anziché essere da esposizione in un museo a cielo aperto, è ancora oggi utilizzato per l’attraversamento del torrente Scoltenna, collegando due strade comunali, una di Pavullo e l’altra di Montecreto. «Da 10 anni chiediamo sia impedito il traffico – ricorda Pini – a tutt’oggi sul ponte passano auto e mezzi agricoli e le vibrazioni non fanno bene alla struttura, anzi si sommano ai danni causati dalle intemperie. Servirebbe a monte un ponte di ferro per dare la possibilità di un collegamento alternativo tra le due sponde in questo tratto del torrente». Le iniziative di volontari per la salvaguardia dell’opera non mancano, lo scorso anno c’è stato anche l’intervento dei volontari di Olina che l’hanno ripulito dall’edera. Ma le azioni volontarie non bastano a tenere in piedi la struttura. «Il ponte è una testimonianza della capacità dei muratori di allora – sottolinea Pini – dimostrazione che con la buona volontà si poteva fare qualcosa di importante anche in assenza delle tecnologie di oggi. Adesso si lamenta scarsità di fondi, ma gli interventi si potevano fare anche dieci anni fa quando i soldi c’erano. I due Comuni, la Provincia e la Regione devono venirsi incontro per salvare il ponte». Un’idea, se possiamo, la suggeriamo noi: a Bologna, per restaurare l’arcata di San Luca, il Comune ha dato il via a una raccolta fondi tramite il crowdfunding, mettendo per primo a disposizione la somma di 100.000 euro. Non sappiamo quantificare se ne servono così tanti per il ponte di Olina ma, dato che siamo ancora in una fase in cui prevenire è meglio che curare, per gli interventi utili si potrebbe coinvolgere la Soprintendenza ai Beni culturali, i Comuni, tutti gli enti preposti e la cittadinanza. Anche per dare una volta in più l’idea di cosa sia un bene comune. nStefano Bonacorsi

                  Orologio ancora estivo. E il bus parte un’ora prima


                    L’autista era convinto di essere in regola e il controllore non era in stazione

                    PAVULLO – Si sa che il ritorno dell’ora solare causa sempre qualche contrattempo, di ordine vario. Ma forse nessuno immaginava che potesse influire anche sulle corse delle corriere. Invece è così, con un caso più simpatico che altro, visti i limitati disagi, che si è verificato martedì pomeriggio su un pullman che doveva partire alle 16.50 da Modena per Pavullo, segnalatoci da una lettrice che ringraziamo. Come ormai fa da una decina d’anni a questa parte, martedì pomeriggio si apprestava a tornare a casa con una delle corse classiche di rientro a Pavullo per i pendolari. Ma in stazione non si vedeva arrivare. «Ecco, si parte in ritardo» si poteva pensare. E invece si trattava di larghissimo anticipo, per via di una dinamica che ha fatto sorridere la stessa azienda. L’autista infatti era passato dalla stazione con la corriera per fare il solito giro, ma… un’ora prima! Già, perché il suo orologio aveva dei problemi, e si era fidato di quello del cellulare, che però non era stato aggiornato domenica. Così è partito convintissimo di essere in regola, senza nessuno che gli facesse presente il superanticipo perché, come ha spiegato Seta, in quel momento il controllore (che non verifica solo i biglietti a bordo ma supervisiona anche sulla regolarità delle corse) era andato al Polo scolastico Leonardo per l’uscita dei ragazzi al termine delle lezioni pomeridiane. «Una coincidenza incredibile» fa presente l’azienda, dove non si ricorda un altro caso del genere a memoria d’uomo. L’autista dunque è potuto partire tranquillo di essere nel giusto, e quando dalla centrale di controllo ci si è accorti del mezzo uscito in anticipo, ormai era già arrivato a Maranello. A quel punto era inutile farlo tornare indietro, e ha proseguito la sua corsa fino a Pavullo. Intanto in stazione si adottavano le contromisure d’emergenza, con un autista e una corriera extra attivati in corsa sostitutiva, partita a questo punto intorno alle 17.05. A conti fatti, dunque, c’è stato solo il disagio di un quarto d’ora di ritardo per i passeggeri, su una linea dove peraltro quel pomeriggio è passata una corsa in più. Il problema comunque c’è stato, e l’azienda si scusa con l’utenza, mentre per l’autista, come di prassi in questi casi, verrà aperto un procedimento disciplinare: sarà chiamato a rapporto e dovrà giustificare il perché non era al lavoro all’orario indicato. Vista la sua buona fede comunque, e il fatto che è sempre stato un autista senza macchia, dovrebbe cavarsela con un semplice richiamo. Ovviamente auspichiamo tutti che sia così, per ricordarci che anche nell’era hi-tech, sbagliare è umano. E anche simpatico in alcuni casi. nDaniele Montanari

                    Una folla commossa ai funerali di Ramagli


                      In una chiesa di San Domenico gremita, Modena ha dato ieri pomeriggio l’ultimo saluto a Bruno Ramagli, dirigente di Polizia, ex Questore vicario dal 2004 al 2008 e in precedenza Commissario a Carpi dal 1996 al 1999. Di origini napoletane, Ramagli era giunto alla Questura di Modena nel 1985 ricoprendo vari incarichi, tra cui quello di dirigente della Squadra mobile, nella quale diresse importanti operazioni tra cui la liberazione della industriale carpigiana Lorella Signorino rapita a scopo di estorsione. E ieri le sue solenni esequie sono state celebrate dal vescovo di Cesena monsignor Douglas Regattieri che, all’epoca della permanenza di Ramagli al Commissariato di Carpi, era vicario diocesano. Parole di elogio sono state pronunciate dal Questore di Bologna Ezio Stingone, all’epoca collega di Ramagli alla Squadra mobile di Modena e dall’allora Questore Benedetto Pansini. «Chiesi io – ha ricordato – di poterlo avere al mio fianco come vicario conoscendo ed apprezzando le sue doti di equilibrio, saggezza, intelligenza operativa». Toccanti e commosse anche le parole di Ezio Stingone: «Lo ricordo come collega serio, leale e scrupoloso. Dava a tutti noi della Squadra un senso di tranquillità e di sicurezza». In prima fila la moglie Sandra in lacrime, le sorelle Adriana e Lidia, il fratello Vincenzo e l’ex Questore Elio Graziano. Vicini alla famiglia anche i vertici attuali della Polizia modenese. nCesare Pradella

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