Udienza rinviata al 30 marzo per i due indagati per la morte di Rocco De Salvatore, il 73enne trovato cadavere nel suo appartamento a Massa Finalese lo scorso 31 luglio. Oggi la 37enne marocchina Samia El Harim che l’uomo ospitava a casa e il 40enne di Finale Emilia Angelo Barbato, entrambi arrestati con l’accusa di omicidio preterintenzionale, sono comparsi in Tribunale per l’inizio del processo. Con loro gli avvocati difensori Roberto Neri, Giorgia Marini e Annibale Bove. I due, che ora si trovano ai domiciliari, rischiano una condanna a 18 anni di carcere: secondo l’accusa la coppia avrebbe somministrato continuativamente e per lungo tempo una massiccia dose di psicofarmaci alla vittima con lo scopo di indurla ad una prolungata incoscienza in modo da potersi impossessare ripetutamente del suo denaro presente nella camera da letto e poter utilizzare sia la sua auto che l’abitazione nei tre giorni prima del decesso. Dall’autopsia svolta subito dopo il ritrovamento del 73enne non sono state rinvenute lesioni sul corpo o segni di traumi, ma solo la presenza di 12 pastiglie di psicofarmaci che, somministrate una dietro l’altra, potrebbero aver causato la morte dell’anziano. I familiari di Rocco De Salvatore, assistiti dall’avvocato Marco Ferraresi, si sono costituiti parte civile e testimonieranno nella prossima udienza, fissata al 30 marzo.