La Regione Emilia Romagna conferma la propria ordinanza del 12 novembre, quella adottata insieme a Veneto e Friuli Venezia-Giulia, ma corregge alcuni punti e soprattutto anticipa la scadenza a venerdì 27 novembre, quando il Ministro della Salute sarà chiamato a riesaminare il provvedimento che ha spostato l’Emilia-Romagna in fascia arancione. L’atto firmato ieri sera dal Presidente Stefano Bonaccini, è entrato in vigore già da oggi, e va a modificare quello precedente in due aspetti: da un lato integrando nell’elenco delle attività di vendita consentite nei prefestivi e nei festivi la vendita di prodotti per l’igiene; dall’altro modificando appunto il termine di scadenza delle restrizioni in previsione di un possibile ritorno in zona gialla. L’ordinanza conferma che nei giorni prefestivi gli esercizi commerciali insediati nell’ambito di centri commerciali, di aree commerciali integrate e di poli funzionali restano chiusi al pubblico, salvo che per la vendita di generi alimentari, per le farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole. Stessa cosa nelle medie e grandi strutture di vendita non insediate all’interno di centri commerciali, aree commerciali integrate e poli funzionali, chiuse al pubblico. A queste categorie merceologiche consentite, si aggiungono ora i prodotti per la cura e l’igiene della persona e per l’igiene della casa, gli articoli di cartoleria e cancelleria.  Anche nei giorni festivi continua ad essere sospesa ogni tipo di attività di commercio, ad eccezione di generi alimentari, giornali e riviste, farmacie, parafarmacie, tabaccherie. Rimangono invece chiusi esercizi commerciali che si trovano nell’ambito di centri commerciali, di aree commerciali integrate e di poli funzionali.