A due settimane dal Gran Premio d’Italia, il circus della Formula 1 fa tappa a Singapore. Dopo il secondo posto conquistato a Monza, Vettel sogna il gradino più alto del podio in un circuito nel quale vanta il record di successi.

Il circus della Formula 1 fa tappa a Singapore, nell’affascinante circuito di Marina Bay, e per la Ferrari si riapre la caccia alle Mercedes. Si riparte dal secondo posto conquistato da Sebastian Vettel due domeniche fa a Monza, alle spalle solo del leader della classifica mondiale Lewis Hamilton. Puntare al gradino più alto è missione difficile ma non impossibile, perché Singapore si può definire una delle piste lotteria del mondiale, un circuito cittadino con caratteristiche simili a quello di Montcarlo: rarissime sono le curve da alta velocità, occorre correre con un basso carico aerodinamico e fondamentali risultano essere accelerazione e trazione. A questo vanno aggiunte le due caratteristiche distintive di questo Gran Premio, vere e proprie incognite: prima di tutto il fatto che si corra in notturna, sotto le luci artificiali che illuminano la pista di Marina Bay, poi il grande caldo dovuto al clima tropicale. Nessuno meglio di Vettel, però, sa come si vince a Singapore: tre trionfi contro i due di Hamilton e Alonso da quando, nel 2008, il Mondiale di Formula 1 è approdato per la prima volta nella città stato situata sull’estrema punta meridionale della penisola malese, ma anche due secondi posti, che ne fanno il pilota con più podi. Quest’anno il 4 volte iridato ci correrà da ferrarista, e spera che la tradizione favorevole continui, magari per provare ad insidiare anche il secondo posto mondiale del connazionale Rosberg. “In effetti Singapore mi piace – ha detto Seb – è una delle piste più impegnative e il nostro pacchetto è valido, potrei continuare la mia striscia positiva. Rosberg in classifica è più vicino rispetto a Hamilton, ma finché abbiamo delle possibilità dobbiamo attaccare e tentare il tutto per tutto. Vogliamo il podio, anche se il pacchetto della Mercedes ad oggi è il migliore”. Chi ha voglia di riscatto è invece Kimi Raikkonen, penalizzato a Monza da un errore alla partenza: “Sono sicuro che se ci liberiamo di problemi ed errori possiamo ottenere buoni risultati”, ha detto il finlandese”.