Il silenzio stampa del Modena non è una via di fuga dalle tensioni di questi giorni, ma è una vera e propria fuga dalle proprie responsabilità.
Responsabilità che una società ha nei confronti non tanto e non solo della stampa, ma anche e soprattutto dei proprio tifosi, che pagano abbonamenti e biglietti, e ancor di più nei confronti dei 112 anni di storia, appena compiuti, del Modena FC: perché i presidenti, gli allenatori, i giocatori, i direttori sportivi passano, ma il Modena resta.
Dopo la più difficile settimana della gestione-Rivetti – con l’insulto di Bianco in diretta a Tvqui e le parole del presidente sui tifosi che mugugnano e fischiano – la decisione di attuare un anacronistico silenzio stampa è discutibile e sta già facendo discutere.
La notizia delle bocche cucite a titolo di “protezione” della squadra ha già fatto il giro del web e dei gruppi di tifosi, scatenando anche reazioni del tipo: “Piuttosto che dire sciocchezze, meglio tacere”.
Forse, hanno ragione loro.
Ma fino a quando durerà questo silenzio stampa?
Fino alla prossima vittoria del Modena?
Allora speriamo di non dover ancora aspettare una vita…