Non è il solo problema di una squadra che ha vinto appena una delle ultime 15 gare. Ma i numeri dicono che la vulnerabilità difensiva è una delle chiavi che hanno spinto il Modena fuori dalla zona playoff facendola avvicinare a quella playout. La sosta del campionato cadetto per gli impegni della Nazionale diventa dunque cruciale per Paolo Bianco, a caccia di correttivi che rendano il suo Modena più solido. I numeri dicono che quella gialloblù è la sesta peggior difesa del campionato con 40 reti subite in 30 giornate, al pari della Ternana e meglio solo di Lecco, Feralpi, Spezia, Palermo e Sampdoria e soprattutto che nelle ultime 23 giornate solo due volte Gagno e Seculin non hanno subito gol. Il tecnico aveva iniziato la stagione con la linea a quattro, scelta in 18 delle prime 21 giornate con 23 reti al passivo, alla media di 1,27 a gara. I 4 gol subiti a Palermo hanno portato poi al cambio di rotta e dalla gara col Parma il Modena è passato al 3-5-2, ma senza i risultati sperati. Sono state 12 le reti incassate nelle ultime 9 gare, con una media superiore (1,33 a partita) di quella precedente. Ovvio che la scelta del modulo non è l’unica variante che incide sulla tenuta difensiva, ma qualcosa potrebbe nuovamente cambiare dalla sfida col Bari di Pasquetta. La squalifica di Cauz e i problemi fisici di uno Zaro da tempo non più brillante potrebbero così far tornare Bianco sui suoi passi, con Pegreffi e Riccio candidati per una maglia.