Con una temperatura media di 19,9 gradi, e massime che hanno oscillato attorno ai 30 gradi, il mese di maggio è stato il 14esimo più caldo degli ultimi 160 anni. Dalle rilevazioni effettuate dall’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria ‘Enzo Ferrari’ il dato che desta però maggiori preoccupazioni riguarda la scarsa quantità di precipitazioni cadute: poco più di 15 millimetri di pioggia contro una media mensile superiore ai 60. Allargando l’orizzonte temporale ai primi cinque mesi del 2020, la situazione risulta ancora più critica in termini di precipitazioni: dal 1860 si registrano solo altre due annate in cui i primi cinque mesi dell’anno sono stati meno piovosi, il 1981 e il 1952. Non si può dire lo stesso dell’andamento di giugno che risulta degno di un clima tropicale. Da inizio mese le precipitazioni sono state pari a quasi 120 millimetri, ossia il doppio della media mensile. Si può anche dire che nei primi 16 giorni è piovuto più di 5 mesi, tanto da colmare il deficit pluviometrico. Quanto alle temperature al momento si riscontrano valori inferiori alla norma, attestandosi su una media di 21,2 gradi.