Nell’infinita estate del calcio carpigiano i colpi di scena ormai non fanno più nemmeno notizia. L’ultimo ha visto protagonista ancora una volta il Tar del Lazio, che ribaltando la sua stessa decisione di una settimana fa ha deciso di accogliere parzialmente il ricorso del vecchio Carpi Fc 1909, quello ora guidato dal vice presidente Alessandro Forlenza, contro cui nella notte è apparso l’ennesimo striscione di protesta dei tifosi biancorossi. Il Tar ha concesso anche al Carpi lo stesso diritto alla prelazione per l’iscrizione in D che aveva concesso a Casertana e Sambenedettese, anche se la società deve soddisfare tre requisiti: versare i 300 mila euro a fondo perduto, sistemare i conti e presentare un business plan di solidità economica. La palla ora passa alla Figc, che però alzerà un muro di fronte al Carpi, considerato che domenica scatta il campionato di Serie D. Secondo la sentenza di ieri, pronunciata in monocratico come sospensiva di provvedimenti precedenti, il Tar entrerà infatti nel merito solo il 5 ottobre: se confermerà la D per il Carpi Fc 1909, allora la Figc impugnerà e andrà al Consiglio di Stato. E’ quindi escluso che la Figc entro domenica ammetta il vecchio Carpi, anche in un girone diverso da quello dell’Athletic. La società di Claudio Lazzaretti intanto prosegue la sua marcia di rafforzamento della rosa a disposizione di mister Bagatti con altre due pedine. In biancorosso è arrivato Guglielmo Mignani, attaccante esterno classe 2002, figlio di Michele, ex tecnico del Modena ora al Bari. Cresciuto nella Fiorentina, l’anno scorso ha giocato 27 gare con 3 reti in D al Siena, prima di passare al Montevachi. E in mediana il nome forte è quello di Giovanni Sbrissa, mezz’ala classe ’96 con alle spalle 86 gettoni e 3 reti in B fra Vicenza, Brescia, Cesena e Cremona e negli ultimi 3 anni la C con il Siena, la D alla Pergolettese e poi l’ultimo anno alla Lucchese.