Svariate possono essere le ipotesi sulle cause del vasto rogo che ha richiesto l’intervento di tre squadre di Vigli del Fuoco. Oltre che da Sassuolo infatti sono arrivate anche da Modena e da Vignola e sono rimaste attive tutta la notte sino alla mattinata di ieri per domare le fiamme e mettere in sicurezza l’area. Non si esclude il dolo, anche per il fatto che sia stato evidenziato nel corso degli accertamenti uno squarcio nel vetro della porta principale che sembra essere stato prodotto da un corpo contundente, un tombino per esempio e anche dalla presenza di una scala lungo il muro di cinta dietro il capannone. Inoltre il titolare Moustapha Moussadik, in Italia da 30 anni, a Sassuolo dal 1966, ha riferito di aver ricevuto minacce in passato da un dipendente quando è stato licenziato. Lo avrebbe proprio minacciato di dare fuoco all’attività. Un episodio che Moussadik avrebbe riferito alle forze dell’ordine senza però depositare una denuncia. I danni sono ingentissimi anche perché il market era sì un punto di riferimento e vendita diretta, ma anche punto di smistamento per generi alimentari e di arredo per altri negozi etnici del territorio. Tutto ciò che era all’interno dell’edificio è stato divorato dalle fiamme. Indagano i Carabinieri di Sassuolo che si avvarranno delle immagini delle telecamere di video sorveglianza, comprese quelle del vicino autolavaggio che, nell’incendio, avrebbe riportato alcuni danni