L’itinerario su una mappa, i mitici giardini pensili di Babilonia, ma anche la traduzione simultanea di una frase in lingua straniera. Da oggi è possibile vedere tutto questo attraverso la lente degli occhiali. E non una fantasmagorica maschera da videogiochi, ma un occhiale glamour da indossare con disinvoltura in qualsiasi momento del giorno.

E’ questo l’innovativo progetto di GlassUp, in grado di fare concorrenza a colossi come Google, Sony ed Epson. L’azienda modenese che lancerà la novità sul mercato nel 2017 ha aperto agli investitori attivando un progetto di equity crowdfunding sulla piattaforma Tip Ventures, in scadenza a settembre.

Attualmente nessun altro brand internazionale è riuscito a realizzare un prodotto che combini queste caratteristiche: alta tecnologia, moda e prezzo competitivo. Lo smartglass di GlassUp permette infatti di visualizzare davanti agli occhi i contenuti multimediali dello smartphone. Grazie a soluzioni tecniche ispirate all’olografia, fa apparire tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno sulla lente destra dell’occhiale. Le aste diventano quindi una superficie touch per interagire con i dispositivi senza estrarli dalle tasche. Molteplici le interazioni possibili: e-mail, battito cardiaco, traduzioni in tempo reale, itinerari, velocità, istruzioni di montaggio, sottotitoli, spartiti musicali, e qualsiasi altra cosa gli sviluppatori di software siano stati in grado di trasformare in una APP. All’apparenza del tutto simili ad un normale occhiale da vista, gli smartglass racchiudono quindi un cuore tecnologico miniaturizzato. E saranno proposti al mercato ad un prezzo concorrenziale per il segmento: meno di 400 euro.

GlassUp nasce nel 2011 da un’idea dall’unione delle competenze nel settore hi-tech di Francesco Giartosio, già fondatore di ContiPronti e Giarty, con l’esperienza di Gianluigi Tregnaghi nel settore dei dispositivi ottici. Nel 2012 viene costituita la startup che ha sede a Modena.

In questi anni GlassUp i soci fondatori hanno investito in ricerca e sviluppo un capitale di 500.000 euro, ai quali si aggiungono 200.000 euro di finanziamenti ricevuti dell’Unione Europea e oltre 210.000 euro raccolti con il crowdfunding.

La campagna equity in corso adesso, attiva fino al 4 settembre su Tip Ventures, si propone un obiettivo di raccolta di 250.000 euro per completare lo sviluppo, i brevetti, il processo di industrializzazione e le certificazioni. Gli investitori interessati a prendere parte all’affascinante progetto diventeranno titolari di una quota della società, fino ad un massimo del 9% del capitale sociale.  

Già nei giorni scorsi si sono svolti a Modena i sopralluoghi dei nuovi investitori, che hanno potuto verificare lo stato di avanzamento tecnologico del device. Accanto agli occhiali hi-tech, un prodotto prettamente consumer, GlassUp sta sviluppando anche un prodotto industrial con caratteristiche molto diverse (come telecamere e misuratore di calore) pensato per esigenze aziendali (gestione magazzino, macchinari, training on the job) e applicazioni verticali (ambito medicale e museale). “L’equity crowdfunding ha aperto interessanti opportunità non solo dal punto di vista finanziario – prosegue Giartosio – ci siamo resi conto di poter sviluppare e brevettare insieme numerose soluzioni e idee, legate sia alla tecnologia che all’utilizzo degli smartglass.”

Il progetto Glassup è in dirittura di arrivo: ad ottobre sarà attivato il pre-order dei primi 2.000 prototipi durante il Wearable Tech Show di Santa Clara, nella Silicon Valley. E dal 2017 saranno aperte le vendite ufficiali worldwide.