Nel video l’intervista a Giuseppe Di Lillo, gestore impianto Eni Station Tangenziale

Alle 19,00 chiudono i distributori di carburante e poco dopo aver attivato il self service entrano in azione i cosiddetti furbetti del cash back. Anche Modena non sfugge al fenomeno registrando in molte pompe di benzina decine di rifornimenti in pochi minuti, tutti con pagamenti elettronici e di importi minimi, in alcuni casi anche di appena 7 centesimi. Un abuso dei distributori di carburante che i furbetti in questione mettono in atto allo scopo di aumentare il numero di pagamenti elettronici per scalare entro il mese di giugno, la classifica dei rimborsi del Cash back di Stato e rientrare tra i 100.000 italiani beneficiari del SuperCashback. Nonostante le numerose segnalazioni il fenomeno non è stato mitigato e anzi continua ad aumentare. Oltre al danno derivante dalle commissioni sulle transazioni elettroniche si aggiunge  il problema dei mancati incassi nei casi in cui l’impianto va in tilt e quello del rotolo di carta delle ricevute che si esaurisce in breve tempo facendo così risultare l’impianto fuori servizio.