La Formula 1 2023 sta vivendo due campionati nella stessa stagione. Uno lo corrono in solitaria Max Verstappen e la Red Bull, l’altro è  riservato agli altri team costretti a gareggiare per i due gradini più bassi del podio. Perché il primo è riservato al fenomeno olandese che si impone anche sul circuito di Silverstone in Gran Bretagna. Un po’ di numeri per fotografare lo strapotere della Red Bull e del suo formidabile campione: dieci vittorie negli altrettanti gran premi della stagione, otto di Verstappen e due di Perez,  e undici consecutive in Formula 1 considerando anche l’ultima del campionato scorso per il team austriaco che si porta a un successo dal record assoluto che appartiene nella storia alla McLaren con dodici. E anche SuperMax sta scrivendo numeri eccezionali: 43esima vittoria in carriera, 6 sei consecutive e otto stagionali con la possibilità di agganciare il primato assoluto di Michael Schumacher con nove. Non c’è storia per le altre scuderie costrette a recitare sul ruolo di comprimarie senza possibilità di poter interrompere lo strapotere del binomio perfetto Red Bull-Verstappen con l’olandese volante che ha demolito nel morale anche il compagno di squadra Sergio Perez costretto a disputare l’ennesima corsa dalle retrovie per un altro flop in qualifica. La Ferrari si presentava a Silverstone con l’ambizione di essere protagonista, ma la gara sul circuito inglese si è rivelata una enorme delusione per la Casa di Maranello, mai protagonista e relegata ai confini della zona punti con il nono posto di Leclerc e il decimo di Sainz. Si prende la scena invece la McLaren che sul circuito di casa conquista il secondo posto con Lando Norris e il quarto con Oscar Piastri. Si mette in mezzo la Mercedes di Hamilton che sale sul terzo gradino del podio.

La gara ha storia solo in partenza: Verstappen in pole stecca e viene superato dal suo amicone Lando Norris rischiando di dover cedere la posizione anche a Piastri. Max resiste e si tiene la seconda piazza restando incollato a Norris per cinque giri quando mette la freccia, si porta al comando e la chiude lì. Il resto sono scaramucce tra gli altri team con la Ferrari, che scattava dalla quarta posizione di Leclerc e dalla quinta con Sainz, costretta a cedere il passo anche a Mercedes, Aston Martin e Williams e ad accontentarsi delle ultime due posizioni in zona punti.  Un brutto colpo per il team manager Vasseur e i suoi uomini che dopo i progressi registrati nelle ultime uscite e anche nelle prove del week end di Silverstone dovranno correre ai ripari per ritrovare competitività nel prossimo appuntamento di Budapest tra due settimane dove si correrà il Gran premio di Ungheria, undicesima tappa del Mondiale. Se la Ferrari piange non ride nemmeno l’Aston Martin che dopo essersi candidata come potenziale rivale della Red Bull nella fase iniziale è finita a fare da comparsa. Con il successo di ieri Max Verstappen ipoteca virtualmente il terzo titolo mondiale consecutivo: il re è lui e la Red Bull la sua regina. Nella classifica piloti Russell scavalca Leclerc e si porta a un punto da Sainz.

ORDINE D’ARRIVO: 1 Verstappen (Red Bull), 2 Lando Norris (McLaren), 3 Hamilton (Mercedes), 4 Piastri (Mclaren), 5 Russell (Mercedes), 6 Perez (Red Bull), 7 Alonso (Aston Martin), 8 Albon (Williams), 9 Leclerc (Ferrari), 10 Sainz (Ferrari).

CLASSIFICA PILOTI: 12 Verstappen (Red Bull) punti 255, 2 Perez (Red Bull) 156, 3 Alonso (Aston Martin) 137, 4 Hamilton (Mercedes) 121, 5 Sainz  (Ferrari) 83, 6 Russell (Mercedes) 82, 7 Leclerc (Ferrari) 74, 8 Stroll (Aston Martin) 44, 9 Norris (McLaren) 42, 10 Ocon (Alpine) 31.

CLASSIFICA COSTRUTTORI: Red Bull 411, Mercedes 203, Aston Martin 181, Ferrari 157, McLaren 59, Alpine 47, Haas 11, Williams 11, Alfa Romeo 9; Alpha Tauri 2

FOTO SCUDERIA FERRARI FORMULA 1