Verrà firmata a breve l’ordinanza che imporrà nuove misure restrittive in tutta la nostra regione. Il governatore Stefano Bonaccini ha incontrato ieri sera in videoconferenza i sindaci dei comuni capoluogo e i presidenti di Provincia per giocare d’anticipo rispetto a un Dpcm del Governo. Secondo indiscrezioni il presidente dell’Emilia-Romagna va verso strette molto simili a quelle delle zone arancioni, con l’obiettivo primario di evitare gli assembramenti. L’ipotesi è quella di chiudere 24 ore su 24 bar e ristoranti e vietare gli spostamenti tra comuni e altre regioni se non per motivi di lavoro, salute o necessità. Sul tavolo anche la chiusura dei negozi nei centri storici durante il fine settimana. Un’ulteriore direzione sarebbe poi quella di chiudere i centri sportivi autorizzando solo le attività agonistiche. L’ufficialità arriverà comunque quando il presidente firmerà e renderà nota l’ordinanza, attesa già oggi ma scivolata a domani. Intanto tengono gli occhi puntati sull’Emilia-Romagna anche l’Istituto superiore di Sanità e il Ministero della Salute, che la vedono tra le quattro regioni, insieme a Friuli, Veneto e Campania, ad alta probabilità di rapida progressione verso una fascia di rischio più elevato. “Noi siamo dei consiglieri scientifici. Diamo dei dati alla decisione che deve naturalmente essere esclusivamente politica. E sulla base dei nostri dati i prossimi mesi saranno terribili”. Ha affermato oggi Walter Ricciardi, consigliere del Ministro delle Salute, in merito alla situazione epidemiologica italiana. Una situazione che secondo gli esperti andrà verso un aggravamento insostenibile se non verranno prese ulteriori misure.