Quella del 2023 verrà ricordata come la lunga estate calda non solo per il clima ma anche per l’immigrazione. L’ampiezza degli sbarchi sta portando sempre più richiedenti asilo nei territori emiliani, dove il sistema di accoglienza conta già numeri altissimi. A Modena preoccupano soprattutto i minori non accompagnati: nel solo mese di agosto 40 nuovi giovanissimi che hanno chiesto accoglienza sono stati indirizzati nel nostro territorio. Il sistema ne aveva già in carico 219, ma la rete Sai, quella comunale predisposta alla gestione dei minori, avrebbe solo 60 posti. Per questo si è reso già necessario spostare i minori in strutture fuori città, ma i continui arrivi stanno imponendo la Prefettura a una ulteriore ricerca di nuove sedi. Un avviso è stato pubblicato al fine di individuare strutture idonee ma temporanee sul territorio della provincia di Modena, per riuscire a collocare, al momento, almeno 50 under 14. Una primissima accoglienza, un vitto e alloggio in attesa dell’inserimento dei giovanissimi in percorsi di integrazione più strutturati. Si tratta di una manifestazione di interesse, dai tempi stretti: le disponibilità vanno comunicate entro il 10 settembre. La situazione è sempre più pesante non solo per Modena, ma per tutta l’Emilia-Romagna: dalle vicine Reggio Emilia e Bologna si è alzata la voce dei comuni che hanno segnalato al governo un sistema di accoglienza saturo, al punto che il rischio reale è di lasciare i minori per strada