Dopo il lieve calo di maggio, continua anche in giugno, stavolta in maniera più netta, la frenata dell’inflazione a Modena. Ad incidere soprattutto la flessione dei prezzi delle utenze, che continuano a “sgonfiarsi” rispetto allo scorso anno, e portano l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività a calare al + 6,2 % su base tendenziale annua. A dirlo sono i dati elaborati dal servizio Statistica comunale secondo le disposizioni Istat. Nonostante questo però non c’è ancora nessun sospiro di sollievo da tirare, perché questi numeri non si traducono per tutti i prodotti in prezzi inferiori, anzi, per molti settori i costi sono ancora molto elevati, come ad esempio per la frutta e la verdura. Ma a preoccupare davvero però è il calo del PIL tedesco registrato nei primi 4 mesi del 2023, che ha inciso anche sull’export modenese verso la Repubblica federale: secondo l’analisi effettuata da Lapam Confartigianato, le esportazioni nel primo periodo dell’anno sono diminuite dell’1,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un dato che mette in guardia soprattutto se si considera che la città di Modena si classifica seconda a livello nazionale per export verso la Germania di prodotti come gomme, ceramiche, plastica, vetro e cemento e per mezzi di trasporto. Per un export pari al 9,3% del totale del valore aggiunto del territorio.