A Modena sono oltre 8mila i donatori di sangue che si sono sottoposti, su base volontaria, allo screening sierologico. A dirlo sono i dati regionali, che parlano, su tutto il territorio emiliano-romagnolo, di oltre 35mila test effettuati dal 6 luglio al 20 di settembre, pari quindi al 61% del numero complessivo di donatori. Nella nostra provincia, più nello specifico, sono stati 8.044 i cittadini che hanno scelto di sottoporsi al test. Di questi, 245, sono risultati positivi al test; nessuno invece è risultato positivo al tampone successivo. In regione sono stati 4 i contagi individuati con questo procedimento. E proprio i donatori, sempre su base volontaria, potranno entrare a far parte di un nuovo progetto. È infatti al via un nuovo studio voluto dalla Regione per valutare la fattibilità di un percorso di produzione di plasma, la componente liquida del sangue, da pazienti e donatori che hanno contratto il Covid sviluppando poi gli anticorpi. L’immunoterapia passiva effettuata con l’impiego del plasma dei pazienti guariti – definito plasma iperimmune – potrebbe rappresentare un approccio rilevante nel trattamento delle infezioni da SARS-CoV-2, sulla base delle esperienze maturate in altri Paesi. L’opposizione in Regione segnala ritardi, in particolare la Lega in una nota stampa incalza: “È da maggio che chiediamo alla Giunta di creare, sulla scia di quanto già facevano in Veneto, una banca del plasma”.