Nel video l’intervista a Andrea Cossarizza, immunologo UNIMORE

La guerra contro il Covid potrebbe avere due armi in più a partire da giovedì primo settembre. Il comitato per i medicinali per uso umano dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, ha infatti organizzato una riunione straordinaria proprio in quella data per valutare due richieste di autorizzazione di vaccini a mRna adattati per il ceppo originale e la subvariante BA.1 Omicron. Una domanda è stata presentata da Moderna per Spikevax e una da Pfizer per Comirnaty, i due vaccini maggiormente utilizzati nella campagna in atto, gli unici due disponibili per la quarta dose destinata agli over 60. L’autorizzazione per i due sieri in grado di contrastare anche le varianti sin qui conosciute è già arrivata negli Stati Uniti, ma anche in Inghilterra che non è più soggetta ai vincoli dell’Ema da quando è uscita dall’Unione Europea. L’obiettivo della riunione è quello di concludere la valutazione delle due domande, se possibile, entro pochi giorni. Potranno questi nuovi vaccini rendere i richiami anti-Covid annuali? Secondo l’immunologo UniMore Andrea Cossarizza è ancora presto per dirlo.