Così molte persone hanno giustificato la loro presenza ieri sera al ristorante Regina Margherita, quasi pieno intorno alle 20 di sera. Un segno di appoggio, anche a rischio di prendere una sanzione, ad attività per loro ingiustamente sacrificate. Un tema, quello dei ristoranti aperti contro il dcpm, che appare controverso. All’alba della manifestazione, la popolazione di Modena è sostanzialmente divisa, tra chi sostiene che le attività abbiano bisogno di lavorare e chi invece è convinto che le regole vadano rispettate, soprattutto nel periodo di grande difficoltà causato dall’emergenza sanitaria. Così questa mattina i modenesi erano spaccati, ma ognuno convinto delle proprie posizioni.