Rafforzare i sistemi di sorveglianza e aumentare i sequenziamenti genomici per rilevare nuove varianti SarCov2 perché il rischio di contagi Covid è ancora dietro l’angolo. Questa la doccia fredda che arriva dalla circolare diramata dal Ministero della Salute in merito alle disposizioni da seguire in caso di peggioramento della situazione epidemiologica. Tra le misure ritorna l’utilizzo della mascherina al chiuso, lo smart working e la riduzione degli assembramenti, oltre che l’intensificazione delle quarte dosi di vaccino anti-Covid e di una dose aggiuntiva per alcune categorie a rischio. Nel testo del Ministero la pandemia viene definita imprevedibile e viene specificato che il nostro Paese deve prepararsi ad affrontare un inverno in cui di rischia di fare i conti con una maggiore richiesta assistenziale dovuta a diverse malattie respiratorie acute, dall’influenza alle nuove varianti Covid. Intanto sul fronte dei contagi nell’ultima settimana in Emilia Romagna i numeri restano stazionari con 9683 nuove positività. Nonostante questa la nostra regione è tra le cinque a rischio moderato. Risultano in aumento del +17.4% le ospedalizzazioni nelle terapie intensive regionali, in calo invece del 2.2% quelle negli altri reparti Covid. Stazionari anche i numeri relativi alla provincia di Modena che dal 1° gennaio cambia la modalità di accessi al Policlinico di Modena e all’Ospedale di Baggiovara. Dal nuovo anno saranno dismessi i check-point istituiti nel 2020 per regolamentare l’ingresso nei nosocomi. Nonostante questo l’utilizzo della mascherina rimane obbligatorio. La decisione va nella direzione di normalizzare i percorsi ma nonostante questo il Direttore Generale Claudio Vagnini raccomanda la massima prudenza verso se stessi e gli altri.