Sale ancora il numero di positivi al Covid-19 in Italia, ma nel bollettino di ieri, rispetto alla giornata precedente, c’è stata una piccola inversione di tendenza. In alcune regioni, come la Lombardia, una tra le più colpite, il dato del numero di contagi di ieri era inferiore rispetto a quello di domenica. Un segno meno che fa ben sperare a livello nazionale, ma che purtroppo non coinvolge tutte le regioni. In Emilia Romagna infatti il numero di sintomatici è salito ancora e la e la nostra è tra le poche regioni che ha registrato un seppur minimo aumento rispetto ai dati segnalati nella giornata di domenica. Anche ieri nel territorio emiliano romagnolo si sono contati ben 980 positività, raggiungendo un totale di 8.535 casi. E anche nel territorio modenese l’aumento è significativo: sono stati 145 i casi in più nella giornata di ieri. Le età dei nuovi sintomatici vanno dai 95 ai 22 anni e tra loro si contano anche due minori. Purtroppo sono stati registrati anche 10 decessi, di cui 8 uomini e due donne. Si tratta nello specifico di due uomini residenti nel modenese di 70 e 73 anni, un carpigiano di 58 anni, un residente a Maranello di 75 anni, due uomini di Castelfranco rispettivamente di 98 e 77 anni, una donna di Spilamberto 78enne e una di Sassuolo di 79 anni. A Loro nella giornata di ieri si è aggiunta purtroppo la morte anche di Giorgio Grillenzoni, il paziente uno di carpi che aveva contratto il virus lavorando nel lodigiano, il primo focolaio italiano e quella di Nerino Vezzelli, 64enne storico titolare del Bar Italia a Vignola e residente a Savignano, morto presso il Policlinico di Modena dove era ricoverato. Sono numeri ancora preoccupanti, ma che in queste settimane, se le misure attuate dal governo sempre più restrittive troveranno riscontro, dovrebbero iniziare a calare.