Il calcio italiano deve ripartire. Lo ha deciso oggi il Consiglio Federale della Figc, che ha dato il via libera per la regolare prosecuzione di Serie A, B e Lega Pro a partire dal 20 giugno e con termine ultimo il 20 agosto, mentre la stagione 2020-21 inizierà dal 1° settembre. Si torna in campo dunque, niente decisioni a tavolino e dunque niente media punti, per ora, che vale la B per il Carpi. Se per la A era abbastanza scontato, dopo l’ok trovato ieri sera sui protocolli, per la Lega Pro la forzatura sembra evidente, dopo che 60 medici e 52 società avevano votato lo stop alla stagione, decisioni di cui la Figc non ha tenuto conto. La Figc ha anche deciso che prima della ripartenza, se il contagio fosse di nuovo in salita, toccherà ancora al Consiglio Federale determinare i criteri di definizione delle competizioni se dovessero essere nuovamente sospese, favorendo prima l’individuazione di un nuovo format (playoff e playout accorciati) e in caso di definitiva interruzione utilizzando il merito sportivo, con coefficienti correttivi che tengano conto della organizzazione in gironi e del diverso numero di gare disputate dai club, prevedendo comunque promozioni e retrocessioni. Il tutto in attesa di una decisione definitiva da parte del Governo, che arriverà il 28 maggio, come annunciato dal ministro Spadafora. La Figc ha invece decretato lo stop definitivo ai campionati dilettantistici, demandando venerdì all’assemblea della Lnd di decidere su promozioni e retrocessioni. Il Sassuolo dunque si appresta a cominciare gli allenamenti di gruppo, mentre Modena e Carpi in queste ore decideranno come e se tornare ad allenarsi: due mesi di tempo, dal 20 giugno al 20 agosto, per giocare 12 giornate ed eventualmente un mese di playoff assomigliano davvero a una mission impossibile per la Lega Pro.