Nel video le interviste al Dottor Tommaso Trenti, Direttore dipartimento integrato Medicina di laboratorio e a Raffaele Donini, Assessore regionale alle Politiche per la Salute

Manca solo l’ufficialità, sancita dalla firma del ministro Speranza, ma il colore della nostra regione va verso l’arancione. Oggi tutti i territori hanno trasmesso alla cabina di regia i dati e domani arriverà il verdetto, ma è già stato anticipato, prima dall’assessore alle politiche per la Salute Raffaele Donini, poi dal presidente stesso, Stefano Bonaccini, che l’indice Rt della nostra regione supera la soglia 1, quella che determina il passaggio dalla zona gialla a quella arancione. Il superamento del limite non è molto, ha rassicurato viale Aldo Moro, che ha anche segnalato che la pressione nei nostri ospedali, nelle terapie intensive e nei reparti Covid, rimane sotto la soglia di emergenza. Tuttavia, gli esperti raccomandano di seguire la linea del massimo rigore, soprattutto per il timore delle varianti, che anche nella nostra regione si stanno diffondendo velocemente. Intanto, appare già chiaro che tutto lo stivale si scurirà secondo la nuova mappatura in arrivo domani: verso l’arancione non sta andando solo l’Emilia-Romagna, ma anche il Lazio, il Friuli-Venezia Giulia, le Marche e il Piemonte, mentre l’Abruzzo da arancione potrebbe finire di nuovo in area rossa. Il ministero della Salute ha poi indicato di mettere in zona rossa le città dove le mutazioni del virus circolano maggiormente. A preoccupare molti esperti, in queste ore, è la variante brasiliana, che pare essere più resistente ai vaccini. Dopo Pescara e Ancora, altri territori localizzati rischiano quindi di veder chiudere scuole, negozi non alimentari e spostamenti dei cittadini solo per motivi di necessità e urgenza.