Reggio Emilia. Si trovava in prossimità di Piazzale Europa, nei pressi del capolinea delle corriere, quando è stato avvicinato da uno straniero che gli ha chiesto l’elemosina. Al diniego è stato raggiunto da altro straniero che con insistenza gli chiedeva i soldi. Quindi l’arrivo di un terzo giovane di colore, amico dei primi due, che gli chiedeva l’ora. La vittima, un 46enne reggiano, per guardare l’orario prendeva il cellulare che gli veniva strappato dalle mani. Il derubato a questo punto si avvicinava ai tre ragazzi di colore per tornare in possesso del suo smartphone venendo minacciato con un collo di bottiglia rotto. A questo punto impaurito per quanto gli stava capitando desisteva dal recuperare lo smartphone con i tre malviventi che si dileguavano. Le indagini dei carabinieri della stazione di Reggio Emilia Santa Croce, a cui la vittima ha sporto denuncia, grazie anche alle telecamere di videosorveglianza comunali installate in piazzale Europa, non solo sono riusciti a ricostruire l’episodio delittuosa ma hanno anche identificato i responsabili. Con l’accusa di rapina in concorso i carabinieri di via Adua hanno denunciato alla Procura reggiana un nigeriano 29enne, un gambiano 22enne e un ghanese di 21 anni, tutti in Italia senza fissa dimora, a carico dei quali sono stati acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità. Oltre alle immagini del sistema di videosorveglianza comunale i tre malviventi sono stati anche riconosciuti dalla vittima in apposita seduta di individuazione fotografica a cui è stato sottoposto. L’episodio delittuoso si è consumato la sera del 16 gennaio scorso poco dopo le 19.00 in Piazzale Europa di Reggio Emilia. I tre, stando a quanto poi accertato dai carabinieri, hanno agito scientemente: dapprima la reiterata richiesta di monete da parte dei primi due stranieri per poi alla richiesta dell’ora da parte di un terzo loro amico portare a compimento la rapina dello smartphone dapprima strappato dalle mani della vittima e poi trattenuto con la minaccia rivolta al 47enne nei cui confronti, per farlo desistere dal tentativo di tornare in possesso dello smartphone, i tre non hanno esitato a minacciarlo con cocci di vetro di un collo di bottiglia rotto. Quindi l’allarme ai carabinieri di via Adua che grazie anche alla tecnologia (sistema di videosorveglianza comunale) sono risaliti ai tre malviventi ora denunciati.