Il conto alla rovescia è cominciato, il Carpi sta per passare di mano dopo undici anni. Sembra giunta al termine la lunga trattativa, durata quasi un mese, fra Stefano Bonacini e il gruppo intenzionato a rilevare l’intero pacchetto azionario del club biancorosso. Dopo il pre contratto firmato nei giorni scorsi, a metà settimana è attesa la firma davanti al notaio per definire l’uscita di scena del patron biancorosso e dei soci Claudio Caliumi e Roberto Marani. Per ora rimangono top secret i nomi degli imprenditori che compongono la cordata. A unirli sarebbe stato un personaggio pubblico carpigiano, che per ora preferisce rimanere nell’ombra: si tratterebbe di quattro imprenditori, due veneti e due della zona, alle cui spalle c’è l’istituto di credito veronese CereaBanca 1897. Un gruppo solido, che avrebbe già un direttore generale e un allenatore, cui Bonacini cederà un Carpi coi conti esemplari: nessun debito, stipendi e contributi già versati al 31 luglio e un pacchetto di 17 giocatori. Fra questi anche i cinque appetiti sul mercato, Biasci, Vano, Saber, Saric e Sarzi Puttini, che la cordata vuole provare a trattenere per ricostruire la squadra. Fra mercoledì e giovedì sono attese le firme dal notaio e poi la presentazione della nuova proprietà. Anche perché con quasi tutte le rivali già al lavoro il tempo per il nuovo Carpi comincia a stringere.