Lunedì 8 maggio si svolgerà in Romania l’udienza di estradizione del 20enne di origini rumene sospettato dell’omicidio del 40enne Alessandro Gozzoli. Sono tasselli determinanti ad arrivare alla piena verità, quella che riesca a dare un significato a tutto ciò che è accaduto, al perché Alessandro è stato ucciso, chi lo ha ucciso, chi ha aiutato l’omicida. Tra le tante domande ancora senza risposte, il puzzle comincia a delinearsi. La Polizia rumena ha arrestato nei giorni scorsi quello che viene indicato dagli inquirenti italiani il probabile assassino, si tratta di un giovane 20enne, di origine rumene con dei trascorsi in Emilia. Le indagini sono arrivate a lui attraverso le analisi al cellulare della vittima e alle immagini di video sorveglianza della zona che hanno ripreso quella notte un giovane biondo, uscire dall’abitazione di Alessandro Gozzoli. L’attenzione ora è rivolta ad un probabile complice, sembrerebbe anche lui rumeno, ad ora ricercato. L’omicidio è avvenuto in casa della vittima la notte tra il 9 e il 10 marzo scorso e il corpo senza vita è stato scoperto dalla sorella, dalla datrice di lavoro dell’uomo e da un amico medico accorsi a Casinalbo di Formigine dove da circa un anno viveva il 40enne, perché di lui nessuno aveva più avuto notizie da ore, troppe ore e questo non era abituale per la vittima.