Questa mattina i carabinieri della Compagnia di Carpi hanno dato esecuzione ad un ordinanza per l’applicazione di misure cautelari nei confronti di un ventenne del posto indagato in ordine al reato di rapina aggravata ed estorsione. Questo perché con violenza ha intimato al padre convivente di dargli dei soldi e, a fronte della risposta negativa, lo ha minacciato con un’ascia. Sotto minaccia, lo ha costretto dapprima a consegnargli la carta di credito prepagata, quindi, lo ha rinchiuso all’interno del vano cucina per qualche minuto dopo avergli preso il telefono cellulare per impedirgli di chiedere aiuto. L’uomo ha quindi costretto il padre a recarsi insieme a lui presso uno sportello bancomat per effettuare il prelievo del denaro. In particolare, intorno alle 12:30 del 7 novembre, i carabinieri sono intervenuti presso l’istituto di credito di Carpi dove la parte offesa aveva riferito di aver poco prima effettuato un prelievo di 100 € perché costretto dal figlio sotto minaccia. L’ascia, rinvenuta sul posto, è stata sottoposta a sequestro penale. Al momento dell’intervento dei militari l’indagato non era presente, essendosi poco prima allontanato a piedi lungo via Carlo Marx, portando con sé il denaro ed il telefono cellulare del padre. Tuttavia le indagini condotte dai carabinieri hanno delineato un quadro probatorio in equivoco che ha indotto in pochissimi giorni la Procura di Modena a richiedere al tribunale l’emissione della misura cautelare suddetta, eseguita stamattina.