Da giugno 2009 ad agosto 2020. Undici anni irripetibili, che la Carpi calcistica non dimenticherà mai. Si è chiusa nella tarda serata di ieri l’epopea di Stefano Bonacini e dei suoi soci Claudio Caliumi e Roberto Marani alla guida del Carpi calcio. Dopo un incontro fiume cominciato verso le 15 a Mirandola, davanti al notaio Malafronte, alle 22 è stato trovato l’accordo per la cessione dell’intero pacchetto azionario del club alla cordata allestita da Simone Morelli, con l’annuncio formale che è atteso in giornata. L’ex vice sindaco e assessore carpigiano, che assumerà il ruolo di presidente e ha anche un 10% delle quote, ha unito le due anime del gruppo cui ora toccherà guidare il Carpi. L’operazione da un milione di euro è stata finanziata dalla Cerea Banca 1897, istituto veronese di credito cooperativo guidato dal commercialista Luca Paolo Mastena. Nel futuro Cda ci saranno quattro imprenditori. Due sono veronesi, impegnati nel settore del legno e dell’importazione alimentare, due sono carpigiani, Marcello Fantuzzi e Matteo Mantovani, titolari di Ncs Company che ospiterà, probabilmente lunedì, anche la conferenza stampa di presentazione del nuovo gruppo, cui nelle prossime settimane potrebbero aggiungersi altri imprenditori cittadini. Dal punto di vista sportivo il nuovo gruppo ha scelto Alfonso Morrone, ex Fondi e Potenza, come direttore generale, e Sandro Pochesci, già in B a Terni, come allenatore. Per il ruolo di direttore sportivo potrebbe invece tornare in auge l’ex Stefano Stefanelli, anche se circola pure il nome di Mauro Gibellini, ex Verona. Bonacini dunque lascia dopo 11 anni in cui ha preso la squadra in D, dopo l’unione con la sua Dorando Pietri, portandola fino alla A, con in mezzo 4 promozioni, 5 campionati di B disputati e 3 finali playoff giocate. Da Cesena fanno sapere che è pronto a entrare con una quota di maggioranza nel club romagnolo. Di certo quello che con i suoi soci ha saputo scrivere in 11 anni rimarrà una favola irripetibile e ineguagliabile dello sport carpigiano.