Si è concluso questa mattina a Bologna il processo d’appello di “Camici sporchi”, con la sentenza: tutti assolti per “non aver commesso il fatto”. Cade il reato di corruzione per il professor Massimo Giuseppe Sangiorgi, che quando scoppiò lo scandalo all’interno del nostro Policlinico è stato considerato il promotore di sperimentazioni su pazienti ignari attraverso accordi occulti con case farmaceutiche e biomedicali. Nove in tutto tra medici e ricercatori furono arrestati e altri 70 risultarono indagati per aver utilizzato e impiantato, all’insaputa dei pazienti, dispositivi non ancora testati. Dopo l’assoluzione completa della professoressa Maria Grazia Modena, anche lei finita al centro dello scandalo, arriva quella di Sangiorgi e degli altri medici alla sbarra a Bologna al processo d’appello. Un appello che spazza via in questo modo il primo grado del processo. Per il professor Sangiorgi, che all’epoca dell’inchiesta, otto anni fa, era direttore di Emodinamica al Policlinico, era stata inflitta una pena in primo grado di sei anni e sei mesi di carcere. Oggi la corte di Bologna ha stabilito l’assoluzione nei suoi confronti, così come per i suoi assistenti e tutti gli altri imputati.