Sono state firmate oggi dal direttore generale dell’Ausl di Modena Antonio Brambilla le prime lettere di sospensione dall’attività lavorativa di dipendenti non vaccinati contro il Covid-19. La sospensione sarà effettiva a partire da domani e i 10 lavoratori dell’Ausl a cui è stata indirizzata la missiva saranno senza stipendio. “Non rientrando nelle categorie esenti per ragioni cliniche, e non essendovi possibilità alternative per un loro impiego in luoghi dove non vi siano contatti con altre persone, è dovere della nostra Azienda sanitaria tutelare i pazienti in primis, ma è anche mio dovere come rappresentante legale tutelare tutti gli altri dipendenti” ha dichiarato il DG Brambilla. Si compie così l’ultimo passaggio del complesso iter portato avanti in questi mesi, durante i quali è stata accertata la mancata vaccinazione e la sorveglianza sanitaria aziendale si è adoperata per offrire tutte le possibilità di corretta informazione, fino a fissare l’appuntamento per la somministrazione. Oggi il direttore generale Antonio Brambilla ha comunicato tramite PEC la sospensione dall’attività lavorativa in ordine alla violazione dell’articolo 4 del decreto legge numero 44 del 2021, cioè l’inosservanza dell’obbligo vaccinale per il personale sanitario. Si tratta di un provvedimento che entra in vigore da subito, ma che può essere reversibile nel caso in cui il dipendente decida poi di vaccinarsi. Già altre sette lettere erano state inviate a datori di lavoro del personale sanitario operante in provincia di Modena per comunicare la violazione di legge. Dopo questi primi dieci accertamenti, anche in Ausl il percorso proseguirà rapidamente per tutti gli altri dipendenti che non sono ancora vaccinati, con l’obiettivo di arrivare quanto prima alla conclusione di tutto l’iter.