L’Italia è uno dei primi paesi europei a presentare un piano di prevenzione contro l’assunzione illegale del Fentanyl e delle sostanze sintetiche. Lo ha presentato, nei giorni scorsi, la premier Giorgia Meloni, che ha specificato che in Italia non esiste ancora una vera e propria emergenza, ma che l’intento è di alzare, per tempo, un muro, per evitare un grave pericolo per i giovani. Il Fentanyl – tristemente conosciuto come “droga degli zombie” – è un oppioide sintetico, con un’attività narcotica da 50 a 100 volte più potente della morfina e 30-50 volte più della eroina: può avere effetti devastanti su chi lo assume per scopi diversi da quelli sanitari. Sono sufficienti, infatti, appena 2 milligrammi della sostanza per uccidere una persona. Negli Stati Uniti, a causa del Fentanyl, si è verificata una delle più grandi emergenze sanitarie della storia recente. Oltre un milione di morti in due decenni, con una preoccupante impennata negli ultimi anni. La parola d’ordine del Governo è prevenzione. Il piano ha l’obiettivo di provare a scongiurare la diffusione del Fentanyl sul territorio nazionale e di sensibilizzare i cittadini, in particolare i più giovani, sulla sua pericolosità. In Europa – con un dato riferito al 2021 – sono stati 137 i decessi associati al Fentanyl, di cui 88 in Germania. Fino ad ora, sono circa 200 i decessi documentati a livello europeo. Nel gennaio 2020, prima dell’arrivo del Covid-19, furono segnalati 4 casi di positività al Fentanyl in Emilia-Romagna, di cui uno a Modena.