Non c’è un numero preciso che descriva in cifre la folla che ha riempito la chiesa e il sagrato di Santa Teresa. Ma non ce n’è bisogno. Basta il colpo d’occhio per capire quanto la tragedia di Marco Salmi abbia colpito a fondo la città e tutte le persone che conoscevano lui o la sua famiglia. La chiesa è troppo piccola per contenere tutti coloro che volevano essere presenti, per stringersi al dolore dei genitori e per dare l’ultimo saluto a Marco che ha perso la vita troppo presto, un mercoledì mattina iniziato come tutti gli altri. Con la corsa verso l’autobus da prendere in via Morane per non fare tardi a scuola, lo zaino pieno di libri, di prospettive e di sogni. Tutto si è cancellato in pochi attimi, con un incidente che non gli ha dato scampo. I sanitari hanno provato tutto ciò che era possibile, ma Marco si è spento prima di raggiungere il pronto soccorso di Baggiovara. Sulla cronaca la procura di Modena ha aperto un fascicolo per omicidio stradale. Ma la giornata di oggi non guarda a quella, è dedicata solo all’ultimo saluto. I compagni di scuola, gli amici degli scout e del basket, frutto di una vita intensa e impegnata su più fronti, hanno affiancato la famiglia mentre arrivava la bara inondata di fiori. Chi lo conosceva lo descrive come un ragazzo buono, socievole, incapace di vedere il male nelle persone. Un giovane dal carattere solare, che come il Sole riusciva a far girare intorno a sé e alla sua gentilezza tante altre vite, quelle che oggi rimangono e che per l’ultima volta a Santa Teresa hanno salutato la sua luce.