Un piano di tracciabilità, con tanto di marchio di autenticità rilasciato dal Poligrafico e Zecca dello Stato. È ciò che ha avviato il Consorzio di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena per salvaguardare uno dei prodotti più pregiati e imitati del made in Italy. Il Consorzio ha annunciato di avere dato incarico all’Ente di Certificazione di sistema e di prodotto di sviluppare un Piano dei controlli che fornisca garanzia circa tracciabilità della materia prima, il mosto, lungo tutta la filiera. Un progetto che si è concluso con l’approvazione del ministero del nuovo piano dei controlli. A maggiore tutela dell’oro nero del nostro territorio, nei mesi scorsi è partita la sperimentazione di identificazione delle bottiglie di aceto balsamico di Modena invecchiato, attraverso l’apposizione di contrassegni unici e inamovibili prodotti dall’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato. Questi ultimi hanno lo scopo di fornire al consumatore tutte le informazioni relative alla certificazione del prodotto attraverso un’applicazione sullo smartphone. Un sistema innovativo all’interno del settore che permette di implementare la tracciabilità e la rintracciabilità e di prevenire la contraffazione e la frode di prodotti a indicazione geografica protetta.