Fra una querelle e l’altra con Zamparini c’è anche una gara con l’Udinese da provare a vincere per i biancorossi, ma Castori rischia di avere gli uomini contati

E se poi a Palermo accadesse l’impensabile? Il Carpi non deve avere rimorsi ulteriori e per questo in ogni caso domenica sera deve provare a centrare la terza vittoria esterna stagionale alla Dacia Arena di Udine. Per farlo però mister Castori rischia di doversi letteralmente inventare la difesa, il reparto più falcidiato dalle squalifiche che ha lasciato in eredità la sconfitta con la Lazio. Fuori sicuri sono infatti Romagnoli, Poli e Letizia tutti fermati dal Giudice sportivo. Ieri però hanno lavorato a parte anche Gagliolo e Daprelà, mentre la tegola più preoccupante è quella che ha colpito Zaccardo. Il capitano si è fermato per un risentimento alla coscia e al 99% non sarà utilizzabile a Udine. Una vera e propria ecatombe che lascia al momento appena due soli difensori di ruolo a Castori, Suagher e Sabelli, per inventare una linea a tre o a quattro. Si proverà fino alla fine a recuperare Gagliolo, che ieri comunque ha corso a parte assieme agli altri acciaccati Di Gaudio e Bianco: con lui e Suagher al centro allora Castori potrebbe abbassare uno fra Pasciuti e Martinho come terzino destro, ruolo che entrambi hanno già fatto, con Sabelli dirottato sulla corsia mancina, confermando il 4-4-1-1 per la carenza di centrali. In mediana Crimi sarà affiancato da Bianco, se l’ex juventino recuperasse, altrimenti è pronto Cofie, mentre sulle corsie con l’altro acciaccato Di Gaudio ci sarà chi non fa il terzino fra Martinho e Pasciuti. In attacco possibile un turno di riposo per Mbakogu e senza lo squalificato Lollo potrebbe toccare a Verdi affiancare Lasagna, anche perché Mancosu è alle prese con la febbre che ieri lo ha costretto a saltare l’allenamento. Un Carpi d’emergenza per l’ultimo flebile assalto alla serie A.