I neroverdi saranno di scena a Crotone domenica alle 12:30 per chiudere i conti salvezza. Ma i calabresi sono alla ricerca dell’ennesimo miracolo sportivo dopo la salvezza dello scorso anno

Lunch match che vorrebbe dire salvezza sia per il Sassuolo ma soprattutto per il Crotone di Walter Zenga. Il Crotone 2.0 è una semplice evoluzione della sua prima versione, ovvero la squadra della miracolosa salvezza costruita nella stagione 2016/2017 da Davide Nicola. A partire dall’ approccio mentale di assoluta consapevolezza, ovvero prima mettere insieme una buona dose di punti in cascina nel percorso iniziale per tenersi a galla e poi lanciare il tentativo di sprint finale. Da qui discende l’approccio al gioco: possesso palla minimale, costruzione della manovra in senso prevalentemente verticale, attacco a tre per provare a creare pericoli con transizioni rapide e ribaltamenti di fronte. Walter Zenga è passato dal 4-4-2 al 4-3-3 per permettere al suo Crotone di sfruttare tutta la qualità di giocatori come Barberis, Nalini, Trotta, Stoian e da qualche tempo a questa parte anche quelli di Simy, attaccante nigeriano in stato di grazia e autore di due gol nelle ultime due partite di cui uno in rovesciata fondamentale per strappare un punto alla Juventus. Dal punto di vista difensivo, i calabresi mettono in pratica idee e concetti che fanno della densità l’arma principale. La caratteristica di questa squadra non è il pressing strutturato sui portatori di palla avversari, piuttosto la fase passiva e soprattutto di attesa, di due linee basse e di occupazione degli spazi. Per il Sassuolo, alla ricerca di almeno un punto per tenere a distanza la zona calda, sarà fondamentale continuare a puntare sulla velocità di Politano e Berardi per colpire non appena il Crotone proverà a scoprirsi. I calabresi dovranno fare la partita essendo unici padroni del proprio destino e di una classifica che li in questo momento salvi a quota 31 punti e a più due dalla Spal terzultima.