Dopo la dura presa di posizioni dei giocatori, ieri sera è arrivata l’ufficialità: l’Azimut esonera Radostin Stoytchev. Una scelta inevitabile, ora servirà ripartire dal gruppo. Giani candidato numero uno per la panchina

Alla fine hanno vinto i giocatori. Il duro sfogo pubblico di Bruno e compagni ha dato i suoi frutti e la presidentessa Catia Pedrini non ha potuto fare altro che esonerare Radostin Stoytchev. La notizia è arrivata nella tarda serata di ieri, attraverso un comunicato ufficiale che non lascia spazio a troppe spiegazioni, dove la società si limita a ringraziare l’operato del tecnico. Pare non sia stata una separazione consensuale, tutt’altro. Si prospettano tempi di battaglie legali e probabilmente sforzi economici per riconoscere a Stoytchev i due anni di contratto sottoscritti a inizio stagione. Ma poco importa, almeno dal punto di vista sportivo. I giocatori hanno avuto la meglio al termine di una stagione condizionata dal rapporto logoro tra tecnico e squadra, individuando nella scarsa umanità di Rado le responsabilità di un amore mai sbocciato. In attesa della versione di Stoytchev che per il momento ha deciso optato per la via del silenzio decidendo di non rilasciare alcuna dichiarazione, servirà programmare una ripartenza che si preannuncia in salita. I nomi caldi per la panchina sono due: quello di Andrea Giani (e per l’attuale coach di Milano si tratterebbe di un graditissimo ritorno al PalaPanini) e quello di Fabio Soli, tecnico modenese reduce dalla fantastica vittoria in Challenge Cup con Ravenna. Quest’ultimo pare  essere in leggero vantaggio. Cambiano le carte in tavola, e vien da sé, anche per quanto riguarda il futuro di Bruno. Il capitano brasiliano aveva sempre sottolineato che senza Stoytchev sarebbe rimasto a Modena, rifiutando le avances e il contratto già pronto della Lube Civitanova. Ad ogni modo, il primo passo, quello più difficile e doloroso, è stato fatto. Il progetto Stoytchev, che avrebbe dovuto riportare Modena alla vittoria, si chiude qui.