Anche il riscaldamento ed in particolare le caldaie contribuiscono con i propri scarichi a rendere più inquinata l’aria che respiriamo. A tal proposito a Modena si è bloccato ormai da tempo il Piano per il teleriscaldamento studiato da Comune ed Hera nel 2009, che avrebbe dovuto eliminare l’80% delle emissioni

Se i programmi fissati da Comune Hera nel 2009 e legati allo sviluppo del teleriscaldamento delle case dei modenesi, attraverso la produzione di energia termica e di vapore prodotto dalla combustione dei rifiuti dell’inceneritore, fossero stati rispettati, oggi l’atmosfera cittadina sarebbe più leggera degli scarichi di 10.000 caldaie.

Il Progetto di sviluppo della rete di teleriscaldamento della città di Modena, promosso e presentato nel 2009 doveva interessare prima 660 alloggi residenziali oltre ad edifici pubblici previsti nell’area compresa tra via Cavazza e l’ex mercato bestiame, poi l’intero comparto di via Santi, proseguire fino al villaggio giardino, sostituendo l’impianto di sogenerazione e spostandosi fino all’asse di via Emilia Ovest e comprendendo anche il Peep 3 (quello che gravita intoro al centro commerciale La Rotonda. Consentendo così la sostituzione di circa 10.000 caldaie. Riducendo di 20 mila tonnellate all’anno, pari al 78%, l’immissione di anidride carbonica e di percentuali prossime all’80% delle sostanze inquinanti. Ma questo Piano si è interrotto. Sia perché gli edifici che dovevano essere costruiti nell’ex mercato bestiame non sono stati realizzati sia perché la rete del teleriscaldamento non ha mai raggiunto le aree previste come quella del Villaggio Giardino dove il vapore dell’inceneritore doveva sostituire per il riscaldamento la produzione dell’impianto centralizzato a gas. E così oggi il vapore prodotto dall’inceneritore non viene utilizzato per riscaldare migliaia di case modenesi ma per produrre energia elettrica che Hera immette in rete e vende al gestore. E se è vero che l’inceneritore contribuisce solo in misura dell’1% nella concentrazione di PM 10 in atmosfera, è anche vero che lo stesso inceneritore ha fallito nella sua funzione di evitare, attraverso il teleriscaldamento, l’emissione in atmosfera degli scarichi di migliaia di caldaie.