Clamorosa dichiarazione del deputato sardo Mauro Pili a Sassari. L’ex Presidente della Regione Sardegna afferma che tre miliardi di Euro dei sardi sono finite nelle casse di Bper per finanziare i compagni

Il deputato sardo Mauro Pili in una nota definisce la situazione come uno scandalo, senza precedenti. Secondo l’esponente di centro destra i soldi dei sardi, ben tre miliardi di Euro versati negli sportelli del Banco di Sardegna , sono finiti nelle casseforti della Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Pili parla di Euro sottratti all’economia della Sardegna e messi a disposizione dei compagni emiliani che ora pensano di comprare Banca Etruria, l’istituto di credito legato al padre del ministro Boschi. La nota stampa prosegue definendo il fatto un golpe economico finanziario giocato sottotraccia che mette in posizione ancor più subalterna l’intero sistema creditizio sardo. Per Pili si è dinanzi ad un vero e proprio denarodotto che ha fatto emigrare, secondo il bilancio semestrale del banco di Sardegna, ben 3.000 milioni di euro, raccolti in Sardegna direttamente nelle casse emiliane. A questo si aggiunge, secondo il deputato sardo, che la Fondazione Sardegna, si permette il lusso di convertire i crediti verso la Bper, derivanti dall’acquisto del 51% del Banco di Sardegna mai saldato, proprio in azioni Bper, che hanno perso in pochi mesi quasi il 50% del valore. Persi oltre 30 milioni di euro. Soldi dei sardi. Una situazione che porta Mauro Pili a chiedere l’intervento della banca d’Italia e della regione Sardegna che non può continuare ad essere ignava e complice di questa gestione.