Nel video l’intervista a Sofia Costanzini Osservatorio Geofisico Unimore

Dal prendere il sole in giardino si è passati a spalare la neve. E c’è chi ha riacceso i termosifoni, posticipando il cambio armadio. Dopo aver sfiorato i 30 gradi, le temperature sono crollate vicino allo zero: sulla cima del Cimone addirittura a -5. Un’ondata di maltempo con precipitazioni nevose anche a basse quote che ha avuto i suoi evidenti effetti anche sulla provincia di Modena. Dalla notte, la pioggia si è trasformata in neve a partire dai 600 metri, imbiancando Passo delle Radici, Montefiorino e Palagano, e in tutto il Frignano, nella zona di Sestola, Fanano, fino a Pavullo e Serramazzoni, comportando l’uscita dei mezzi della Provincia per la pulizia delle strade e la salatura nei tratti a maggior rischio di gelate notturne. Mezzo metro di neve a Frassinoro, dove è stata disposta la chiusura delle scuole fino a domani. Non è mancato anche qualche blackout, con i tecnici del servizio energia al lavoro per ripristinare il servizio in particolare nelle zone di Sestola, Lama Mocogno, Polinago e Montecreto. Parecchi i disagi alla circolazione, che risulta tutt’ora rallentata, con danni alla vegetazione e diversi alberi caduti, come successo a Carpi. Per questo, data l’intensità delle nevicate e delle piogge in pianura, si raccomanda la massima prudenza. Una condizione meteorologica preannunciata – ma del tutto anomala per il periodo – che proseguirà anche nelle prossime ore. Se non destano particolari preoccupazioni i livelli idrometrici dei corsi d’acqua, più delicata è invece la questione frane, dato che le fitte piogge e la quantità di neve caduta in poco tempo potrebbero innescare smottamenti. Situazione che ha fatto scattare una nuova allerta meteo valida fino alla mezzanotte del 24 aprile, ma destinata, lentamente, a rientrare.