Biancorossi mai così belli in questo campionato: quattro reti al Genoa dell’ex ds Sogliano, accolto dai fischi

Il Carpi sceglie il giorno più importante per mettersi il vestito della festa. Contro il Genoa dell’ex d.s. Sogliano, accolto con fischi e uno striscione ironico da parte della curva, la squadra di Castori serve sul piatto la vendetta da tre punti e vola per un giorno a +3 sulla zona salvezza. I biancorossi tornano a segnare 4 reti un anno e mezzo dopo il poker al Perugia del 24 dicembre 2014.

E’ il Genoa però a passare per primo al Braglia, dopo un ottimo primo quarto d’ora biancorosso. Dzemaili pesca Pavoletti dimenticato dalla difesa carpigiana e il bomber non perdona. Il Carpi accusa il colpo, ma nei 5′ di recupero la gara si capovolge. Prima Izzo affonda Letizia lanciato verso la porta e lascia il Genoa in dieci, poi Cerci si divora il 2-0 davanti a Belec. Il ribaltone è servito sul piatto qualche istante dopo: Mbakogu si beve De Maio e crossa per la spettacolare rovesciata di Di Gaudio, quindi prima dell’intervallo Lollo chiama al miracolo Lamanna e sul proseguimento lo stesso centrocampista infila il 2-1 sul cross teso di Pasciuti.

Il Genoa è in ginocchio e perde anche Gasperini, espulso fra i due tempi per le polemiche con Rizzoli sul recupero. A inizio ripresa ci pensa Pasciuti, impattando col sinistro il pallone rubato da Di Gaudio, a dare ai rossoblù il colpo di grazia. Avanti di due gol e con l’uomo in più i biancorossi amministrano e nel finale, dopo due chance fallite fa Lasagna, anche Sabelli partecipa alla festa, firmando il poker che serve a far lievitare la differenza reti col Palermo. Un sabato perfetto che rilancia le ambizioni salvezza del più bel Carpi dell’anno.