I bianconeri passano 3-2 al Braglia con la doppietta di Mandzukic, ma al al 93′ Lollo ha la palla per firmare un clamoroso pareggio. I Biancorossi restano sempre a -6 dalla salvezza

Restano gli applausi e i rimpianti, come tante altre volte in questa stagione. Al Carpi rimangono solo quelli dopo l’impresa sfiorata con la Juve, che sbanca il Braglia con più fatica di quanto si aspettasse. I campioni d’Italia infilano la settima vittoria di fila, che vale il -3 dalla vetta, ma devono aspettare il 93′ per poter esultare, dopo che Lorenzo Lollo ha fallito da due passi la palla del clamoroso 3-3. L’undicesima sconfitta stagionale per il Carpi ha il classico sapore dolce amaro di chi si era illuso, è stato rimontato ma ha avuto fra le mani la grande chance di fare l’impresa.

L’illusione è quella che regala ai 20mila del Braglia Marco Borriello, che imbeccato da Cofie si infila nella difesa bianconera dopo meno di un quarto d’ora, beve Bonucci e spara col destro a fil di palo, beffando Buffon. La prima rete casalinga dell’attaccante, schierato al fianco di Di Gaudio nel nuovo 5-3-2 biancorosso, dura però appena qualche giro di lancetta, perché da un’incursione a destra di Cuadrado prima Khedira e poi Dybala saggiano la reattività di Belec, che nulla può sulla mezza girata capolavoro di Mandzukic. Il croato mette la freccia bianconera a fine primo tempo, svettando di prepotenza su Gabriel Silva il cross di Evra, liberato da uno sfortunato scivolone di Letizia. La gara si decide lì, a cavallo dei due tempi. Al rientro un lancio di 60 metri di Marchisio trova Pogba solo e tenuto in gioco da Zaccardo e per l’asso francese il 3-1 è un gioco da ragazzi.

La Juve pensa che la gara sia chiusa e abbassa i ritmi, il Carpi invece cresce con gli ingressi di Mbakogu e Bianco. Nel recupero succede l’incredibile: Bonucci completa la sua giornata shock infilando Buffon sul cross di Marrone, poi al 92′ Mbakogu serve a Lollo la palla della storia, ma il centrocampista la cicca davanti a Buffon. Allegri, che per la rabbia si strappa la giacca in panchina, festeggia senza festeggiare. Il Carpi manda giù l’ennesimo ko e va al riposo a quota 10, a -6 dalla salvezza. Nel 2016 servirà un’impresa titanica per mettersi tre squadre alle spalle.