Michael Schumacher compie oggi 50 anni, un campione che ha fatto la storia della Formula 1. Maranello ha voluto omaggiarlo con la mostra “Michael 50”

Cinquant’anni da mito. Mito della velocità, della formula uno, della storia dell’altro mito meccanico, La Ferrari. Mito anche nella capacità di sopravvivere ai tempi, alle avversità. E’ Michael Schumacher. Il tedesco. Con passaporto italiano. Modenese. Capace di superare le barriere ed entrare nei confini dei cuori di migliaia di tifosi. Per la sua capacità di interpretare  la favole della formula uno ed adeguarla alla tecnica alla precisione, quasi maniacali ed indossarle all’interno dell’abitacolo che più di tutti nel circo della velocità ha romanticismo, passione, sfrenata voglia di vincere e capacità di colorare di rosso, splendido, luminoso, l’arco trionfale della vittoria. La Ferrari dedica a Schumacher, nei saloni del proprio Museo e non sorprende, una mostra per i suoi 50 anni col sostegno della fondazione Keep Fighting. 50 anni. Tutti spesi sulle ali di una leggende immortale, ma pure all’ombra dei box, nelle officine, dove ha dato un contributo che in pochi sanno, perché oscurato dalle sue gesta in pista. Unico. Solo. Per molti il più grande. Per gli annali il campionissimo, che in undici stagioni a Maranello ha sbancato 5 titoli iridati individuali e sei di scuderia. Si è sempre detto che la velocità è adrenalina, che la passione per la velocità è passione per il rischio, che il rischio è coraggio di misurare limiti e consapevolezze di anima e corpo, che anima e corpo sono tutt’uno quando si è destinati a lasciare tracce di sé. Indelebili. Di storie e passioni la formula uno ne ha regalate tante. A Maranello poi esse hanno fatto leggenda.