L’infrastruttura sul Cavo Foscaglia è in cattivo stato: nei prossimi giorni il Comune farà un sopralluogo

I piloni di sostegno sono solcati da crepe, il cemento è scrostato e il ferro che spunta sotto è arrugginito. Non propria una immagine di solidità quella del ponte sul cavo Foscaglia, a Finale Emilia, vicino al confine con la provincia di Bologna. Dopo il caso del cavalcavia crollato a Lecco sulla Statale, la vicenda richiama particolare attenzione. Il ponte è attraversato ogni giorno da centinaia di mezzi. Proprietario dell’infrastruttura è il Comune di Finale. Per rimetterla in sesto avrebbero potuto tornare utili i fondi pubblici messi a disposizione per il post-sisma, ma all’epoca l’amministrazione non ne fece richiesta, convinta erroneamente che il ponte non fosse di sua proprietà. Ora dall’amministrazione ci viene spiegato che nei prossimi giorni i tecnici dell’Ufficio Lavori Pubblici effettueranno un sopralluogo sul posto per verificare lo stato delle cose. Il ponte è malandato, ma non sembra esserci al momento un rischio di crollo imminente. Ma l’incidente di Lecco dimostra quanto sia importante non sottovalutare nulla, quando si parla di sicurezza, e agire tempestivamente per evitare tragedie che in un Paese civile non possono essere accettate.