Sabato pomeriggio canarini in campo al Del Conero, in una gara contro la formazione ultima in classifica e con enormi problemi societari

Le due migliori prestazioni in campo del Modena, finora, sono state quelle contro Parma e Reggiana e, se vogliamo, il secondo tempo di Teramo. Ma è stato soprattutto nei due derby che i gialli hanno dato il meglio di loro, portando a casa – peraltro – solo la miseria di un punto. Forse è solo un caso, o magari è la sottile involontaria predisposizione della squadra di Pavan a dare il massimo sotto pressione, con le motivazioni a mille, come può dare proprio una sfida con una squadra di vertice. Se cosi fosse, ci sarebbe un po’ da preoccuparsi in vista della gara di sabato pomeriggio alla stadio “del Conero” di Ancona: la squadra è blasonata, un’altra nobile decaduta, ma la classifica langue (ultimo posto con due punti, al pari di Fano e Teramo) e la situazione societaria è ancor peggiore, con aria di maretta (il presidente David Miani accusa il patron Fabiano Ranieri di promesse a vuoto), stipendi non pagati, dimissioni a catena nei quadri dirigenziali e rischio penalizzazione. Le cose non vanno meglio neppure in campo: l’undici anconitano, allenato dall’ex portiere Fabio Brini, passato anche dalla panchina del Carpi (è stato l’artefice della promozione in B), è reduce da una rocambolesca sconfitta in casa contro il Venezia, nonostante le espulsioni a raffica subite dai lagunari e mancherà l’attaccante Matteo Momentè, elemento di spicco della prima linea dorica, squalificato. Nel Modena, gli unici veri ballottaggi sono nel tridente d’attacco: Schiavi e Basso torneranno titolari sugli esterni, con probabile conferma di Ravasi come centravanti. Ma non sono escluse sorprese nelle ultime sedute d’allenamento. Ancona e Modena non si affrontano dalla serie B della stagione 2009-2010: 2-0 per i marchigiani ad Ancona, 2-1 per i gialli al Braglia (gol di Bruno e Pinardi). L’ultima vittoria del Modena ad Ancona risale al 2001: un sonante 3-0 per i canarini di De Biasi (doppietta di Fabbrini e rete di Zironelli). E sulla panchina dell’Ancona, anche allora, c’era Brini….