A Castelnuovo Monti è stata convocata la conferenza regionale sulla montagna. L’obiettivo è tracciare nuove linee di sviluppo

Era stata annunciata a metà dicembre nel corso dell’incontro generale a Pavullo con tutti i sindaci dell’Appennino modenese, e oggi è arrivata al suo momento ufficiale. Ha fatto tappa a Castelnuovo Monti la Conferenza della montagna, giunta alla 13sima edizione e molto attesa quale momento in cui tracciare le nuove linee di sviluppo di un territorio che, lungo tutto l’arco dell’Emilia Romagna, soffre per problemi irrisolti ma mantiene a detta di tutti grandi potenzialità di sviluppo, soprattutto turistico. I temi chiave portati all’attenzione della Regione dal fronte modenese erano già emersi a Pavullo, e sono stati ribaditi ieri con una lettera comune che chiede subito diverse azioni. Innanzitutto, l’avvio di un’analisi sulle cause che stanno provocando il calo demografico costante ma anche la riduzione delle superfici agricole, con ripercussioni a catena anche sulla pianura, a partire dalla questione del dissesto idrogeologico. Ma c’è anche un problema di crescita, da una parte nello sviluppo di nuovi insediamenti produttivi e dall’altra nel rinnovo delle strutture alberghiere e degli impianti. E ovviamente un capitolo fondamentale resta la questione viabilità, segnata da periodiche crisi frane destinate a riproporsi senza un adeguato piano di prevenzione. Ma oltre alle strade fisiche, urgono quelle informatiche in un territorio in gran parte ancora escluso dalla banda larga e dalle possibilità turistiche che apre anche a livello europeo. Sulla base di queste valutazioni, dovrebbe partire un programma di sostegno strutturale in grado di intercettare diverse fonti di finanziamento.