La Polizia di Modena ha arrestato il tredicesimo componente dell’organizzazione che in un anno e mezzo rubò oltre 2000 forme

Si chiude il cerchio sulla Banda del Parmigiano Reggiano, l’organizzazione criminale che tra il 2013 e il 2015 ha rubato prodotti alimentari per un valore vicino agli 800mila euro. La Polizia di Modena ha proceduto ieri al tredicesimo arresto: in manette un 53enne di Lucera, provincia di Foggia, l’unico dei componenti della banda che ancora non era stato acciuffato. L’uomo era deputato al trasporto verso Sud delle forme rubate. Nell’organizzazione, che aveva le proprie radici in Puglia, ognuno aveva un ruolo ben definito. Dopo gli undici arresti di settembre, il mese scorso era finito in manette il ladro soprannominato ‘Ciuf ciuf’, ossia colui che faceva la spola con i furgoni vuoti e i furgoni pieni prima e dopo i colpi. Oltre 2mila le forme rubate in meno di 18 mesi dalla banda. L’attività di indagine è partita dopo un furto avvenuto a fine 2013 nel caseificio Albalat di Albareto. Per risalire ai malviventi era stato decisivo un complesso esame delle celle telefoniche attive in zona nelle ore intorno al colpo. La banda è ritenuta responsabile di almeno sei colpi in diverse province del Centro-Nord, da L’Aquila ad Alessandria, passando appunto per l’Emilia.