Colpo di scena nell’inchiesta sul clan criminale di Sassuolo: il Tribunale del Riesame ha revocato quattro misure cautelari, tra cui quelle nei confronti di Ambrisi e Bonini

Colpo di scena nell’inchiesta ‘Gli Intoccabili’. Il Tribunale del Riesame di Bologna ha revocato gli arresti domiciliari per Rocco Ambrisi e Adamo Bonini, ritenuti rispettivamente la mente e il braccio del presunto clan criminale che spadroneggiava a Sassuolo tra estorsioni e usura. E in libertà sono stati rimessi anche i due sottufficiali dei Carabinieri cui era stato imposto il divieto di dimora, perché accusati di passare informazioni alla banda. Un bel colpo per gli avvocati difensori, che nel loro ricorso avevano puntato tutto sulla corrispondenza, quasi parola per parola, tra l’atto con cui la Procura aveva chiesto le misure cautelari e l’ordinanza con cui il Gip le aveva concesse. In sostanza, per i legali, il giudice aveva omesso di valutare criticamente l’istanza del pm, accogliendola senza fare filtro. “Un vizio di forma che però si riflette anche nella sostanza”, commenta soddisfatto l’avvocato Brezigar, che nello specifico difende Bonini. Per la Procura, invece, è una battuta d’arresto imprevista. Intanto, comunque, le indagini vanno avanti. Comprese quelle che vertono sul presunto coinvolgimento della politica sassolese con esponenti del clan.